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La corsa contro il tempo per il Toro di Cimminelli, più che una corsa a ostacoli sta diventando una missione impossibile. La società granata ieri ha presentato ricorso al Consiglio di Stato (martedì il pronunciamento...
La corsa contro il tempo per il Toro di Cimminelli, più che una corsa a ostacoli sta diventando una missione impossibile. La società granata ieri ha presentato ricorso al Consiglio di Stato (martedì il pronunciamento definitivo), il patron continua a giurare nella salvezza, magari ottenuta al 90°, come ha dichiarato più volte, ma intanto continua ad incassare no su ogni fronte. E quando un sì, quello dell’Unicredit, sembra riaprire una speranza, con l’istituto di credito milanese disposto a coprire metà del debito Irpef, subito dopo si registra un secco no. Quello della Sai che, dopo aver sbirciato i libri contabili del club, ha declinato la proposta di accollarsi l’altra parte dei 39 milioni di euro necessari per garantire la fideiussione.Insomma, salvo miracoli o interventi divini, il tempo per il Torino 1906 sta per scadere e con esso le speranze di disputare quella serie A conquistata sul campo la sera del 26 giugno. Viceversa, dopo la prima riunione operativa del nuovo Torino Football Club di Rodda, Marengo, Enrico Rosso e compagnia, che ha avuto il via libera per il Lodo Petrucci, qualche buona nuova sembra in arrivo. L’ex presidente dell’Inter Ernesto Pellegrini, dopo i ripetuti no dei giorni scorsi, sarebbe passato ad un ni in vista di un suo possibile impegno finanziario a fianco della nuova cordata. Saranno decisivi i prossimi giorni, ma c’è la convinzione che, alla fine, un partner importante accetterà questa nuova sfida per contribuire al rilancio dei colori granata. Per un Toro che sta morendo, insomma, ce ne è uno nuovo pronto a iniziare una nuova vita.
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