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VERONA, ITALY - MAY 12: Valentino Lazaro of Torino FC passes the ball whilst under pressure from Fabien Centonze of Hellas Verona FC during the Serie A TIM match between Hellas Verona FC and Torino FC at Stadio Marcantonio Bentegodi on May 12, 2024 in Verona, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Tornato al Torino in estate dopo una stagione convincente come quella passata, Valentino Lazaro è sembrato un corpo estraneo quest'anno e il suo rendimento ha subito un calo drastico che nessuno dalle parti del Filadelfia si sarebbe aspettato: l'esterno austriaco è stato preferito 21 volte a Vojvoda per partire dall'inizio, subentrando in 12 occasioni prendendo il posto del kosovaro o Rodriguez - che nelle ultime settimane è tornato nel suo ruolo originale di esterno sinistro -, ma in questa stagione non è praticamente mai stato incisivo nel corso dell'economia del match facendo registrare solo un assist su palla inattiva per la testa di Buongiorno contro il Napoli e un passaggio chiave a Ricci per la rete contro il Cagliari prima dei due passaggi vincenti a Savva e Pellegri che hanno permesso al Torino di ribaltare la partita di Verona.
In questa stagione Lazaro è stato impiegato 23 volte su 33 presenza come esterno di sinistra, una mossa pensata per sfruttare le sue abilità con entrambi i piedi e qualità che è sempre piaciuta a Juric fin dagli anni di Verona in cui fece diventare Lazovic uno degli esterni migliori della Serie A: nelle stagioni 2019-2020, Lazovic ha segnato 3 gol e 7 assist in 38 presenze da esterno sinistro, mentre in quella successiva ha collezionato 3 gol e 7 assist ma in 33 presenze totali. Caratteristiche simili quelle fra i due esterni che hanno spinto il tecnico croato a riproporre questa strategia, che tuttavia in granata non ha portato i frutti sperati. Ad avvalorare la tesi dell'impiego sulla fascia sbagliata c'è proprio la storia del classe '96 ex Inter, Benfica e Salisburgo: nella sua carriera infatti l'esterno ha giocato ben 201 partite sulla corsia di destra segnando 23 gol e fornendo 37 assist, mentre sulla fascia opposta ha giocato solo 59 partite - la maggior parte al Torino - ma ha fornito solo 6 assist senza mai segnare (dati transfermarkt.it). In granata Lazaro ha collezionato 59 presenze in due stagioni e nella maggior parte di queste è stato impiegato sulla corsia mancina in virtù della presenza su quella di destra di Singo e Bellanova. Un fattore decisivo che non si può non tenere in considerazione, soprattutto quest'anno in base al rendimento straordinario dell'esterno italiano. Juric ha provato a fare di necessità virtù, ma i dati e la storia della carriera di Lazaro, in granata e non, dimostrano il contrario: se l'austriaco è tornato a vestire la maglia granata in questa stagione è soprattutto per via delle sue sgroppate sulla corsia destra nella scorsa stagione dandosi il cambio con Singo, e anche l'ultima partita contro il Verona ha dimostrato come l'out destro sia il suo habitat naturale visti i due assist forniti a Savva e a Pellegri, specie il primo, un traversone delizioso sul secondo palo sul quale il classe 2005 si è fatto trovare pronto. Di Bellanova no si può fare a meno, ma se da qui nascesse una nuova mossa tattica da sfruttare a gara in corso, si potrebbe sfruttare finalmente Lazaro nella posizione in cui si riesce ad esprimersi al meglio.
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