""La quarantena disposta il 23 febbraio dall'Asl di Torino, ordinanza ad effetto immediato per la tutela della salute, non poteva decorrere dal giorno successivo con scadenza il 2 marzo e non l'1. Era venuto meno il 28 febbraio, giorno in cui il Torino aveva ripreso gli allenamenti, cui a fatto seguito un provvedimento retroattivo dell'Asl. Provvedimeno illegittimo", questa la difesa della Lazio riportata da Il Corriere dello Sport nell'edizione odierna. Claudio Lotito ha presentato un contro-ricorso in cui contesta ogni singolo punto della difesa del Torino.
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Lazio, la difesa di Lotito: “Ecco perchè il Torino poteva giocare”
Le accuse / Sul Corriere dello Sport in esclusiva alcuni stralci delle memorie della Lazio in attesa del giudice sportivo
"LE ACCUSE - Due i punti messi in discussione: il primo riguarda il giorno in cui è iniziato il periodo di quarantena della squadra di Urbano Cairo, il secondo riguarda il termine dello stesso. Lotito impugna la questione dell'urgenza dato che il provvedimento dell'Asl di Torino è stato emanato per il giorno 23 febbraio 2021 ma è iniziato il giorno dopo (24 febbraio). Questo ha portato allo slittamento della partenza del Torino per Roma il giorno 2 marzo, data del match contro la Lazio.
"ALLENAMENTI - Per quanto riguarda la conclusone del periodo di quarantena, secondo il numero uno biancoceleste doveva considerarsi interrotto nel momento in cui i giocatori del Toro hanno iniziato ad allenarsi individualmente, ovvero il 28 febbraio: "Il Torino di sua iniziativa aveva ripreso gli allenamenti nonostante il divieto posto dall'Asl consentendo ai soggetti in isolamento di recarsi con i mezzi propri ad effettuare allenamenti individuali". Nella memoria di 15 pagine della Lazio si fa anche riferimento al precedente caso di Juventus-Napoli. Il club capitolino evidenzia che non esiste alcuna simmetria con il caso Lazio-Torino e definisce il richiamo "primo di fondamento". Intanto oggi si esprimerà sulla questione Lazio-Torino il giudice sportivo.
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