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Lazio-Torino 1-1: il classico gol nel finale guasta la festa granata

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Triplice fischio all'Olimpico di Roma

Alberto Giulini

Un film già visto all'Olimpico di Roma. Non basta un gol di Pellegri a regalare un successo che il Toro avrebbe meritato. Come già accaduto alla gara d'andata ci pensa Immobile a trovare il pareggio in pieno recupero, confermando per l'ennesima occasione la propensione dei granata a perdere punti pesanti nei finali di gara. Un vero e proprio peccato per la squadra allenata quest'oggi da Paro (con Juric squalificato a seguire dalla tribuna), che ha concesso pochissimo ai padroni di casa ed ha saputo gestire molto bene il possesso, ottenendo le più ghiotte occasioni della gara. Fino all'ennesimo gol subito nei minuti finali, che non può che accrescere il rammarico.

LA CRONACA - Poche novità di formazione per Juric, che cambia per due undicesimi la squadra reduce dal pareggio contro il Milan. In difesa si rivede dunque Izzo, che insieme a Bremer e Rodriguez completa il terzetto davanti a Berisha. L'altra novità è sulla corsia di destra: a quasi quattro mesi dall'ultima volta torna Aina dal 1', con Singo inizialmente in panchina; sul versante opposto confermato Vojvoda. In mezzo al campo la coppia Ricci-Pobega, con Lukic e Brekalo sulla trequarti a supporto di Belotti. Nella Lazio Sarri conferma il 4-3-3, con il grande ex Immobile a guidare il tridente completato da Felipe Anderson e Zaccagni. Dopo un avvio molto equilibrato tra due squadre che non rinunciano alle rispettive idee di gioco, al 24’ è sfortunato il Toro: un lunghissimo lancio di Vojvoda trova l’inserimento di Pobega, che scivola sul più bello al limite dell’area. Pochi minuti più tardi è il palo a negare il vantaggio al solito Bremer, bravissimo a svettare in mezzo all’area sugli sviluppi di calcio d’angolo; sulla ribattuta si avventa Ricci che costringe Strakosha a concedere un nuovo tiro dalla bandierina. Quindi al 31’ prima Belotti e poi Vojvoda sprecano due ottime occasioni nel giro di pochi secondi: il Gallo liscia da ottima posizione, quindi il kosovaro non inquadra lo specchio da pochi passi. I biancocelesti provano a farsi vedere al 39’ con Milinkovic-Savic che servito da Luis Alberto trova la respinta di Berisha su un tocco ravvicinato ma troppo poco potente. Pochi minuti più tardi Patric alza bandiera bianca per un problema muscolare: al suo posto entra Luiz Felipe.

SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi nel Toro entra subito Pellegri al posto di Belotti, costretto al cambio per un problema fisico. A partire fortissimo sono subito i granata, ad un passo dal gol con Izzo sugli sviluppi di angolo: il centrale svetta in area e batte Strakosha, trovando il salvataggio provvidenziale di Felipe Anderson sulla linea. Juric e Paro sono però costretti a giocarsi il secondo cambio: anche Izzo si ferma per infortunio ed al suo posto entra Zima. Al 55’ arriva il gol del meritato vantaggio del Toro: angolo di Rodriguez per la testa di Pellegri, che svetta a centro area e insacca per lo 0-1. I granata paiono in pieno controllo della partita, così al 69’ Sarri prova a dare la scossa con un doppio cambio: spazio a Basic e Cataldi per Leiva e Luis Alberto. E proprio Basic è bravissimo a girarsi su Zima in area, ma la difesa granata e Berisha sono attenti e corrono subito ai rimedi impedendo ai biancocelesti di calciare in porta. Il Toro opera quindi la terza sostituzione dell’incontro inserendo in campo Singo al posto di Aina. La Lazio prova ad alzare i ritmi ed al 76’ è reattivo Berisha che nega il pareggio ad un colpo di testa di Milinkovic-Savic. L’ultima mossa di Sarri è Romero, in campo per l’assalto finale al posto di Felipe Anderson. La risposta di Paro è Buongiorno per Pobega, con il centrale senza un vero ruolo ma chiamato a marcare a uomo Milinkovic-Savic. Al 92’ perde un pallone sanguinoso Pellegri in contropiede, innescando la ripartenza della Lazio: arriva l'assist perfetto di Sergej Milinkovic-Savic sul secondo palo dove Immobile sfugge tra Singo e Bremer trafigge Berisha. Nel finale un tiro dalla distanza di Cataldi sfiora il palo ed è l'ultima occasione di una gara che si chiude con un pareggio beffa per i granata, raggiunti per l'ennesima volta nei minuti di recupero.

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