"E' una squadra apparsa diversa soprattutto nella testa: "Sì, ma io è da un anno e mezzo che lavoro sulla testa..." E il modulo, che è cambiato? "Ho spiegato ieri che un tecnico deve anche adeguarsi alla situazione. A me piace un Toro offensivo, che rischia di perdere pur di vincere. Infatti quest'anno abbiamo preso giocatori per fare un 4-2-3-1 offensivo. Ma dopo le partite con Roma e Fiorentina siamo andati in difficoltà e allora ho deciso di dare vecchie certezze alla squadra. Giocavamo a quattro attaccanti ma nessuno di loro riusciva a fare la differenza e allora ho deciso che, se non si riusciva a vincere, era meglio non perdere, passando a un più prudente il 4-3-3. I troppi pareggi? Quelli che fanno male sono quelli con Chievo, Verona, Crotone, Sampdoria, dove per quanto fatto in campo avremmo dovuto vincere. Comunque spero che questa vittoria ci dia fiducia, e così anche ai tifosi. Se giochiamo uniti così, con questa motivazione, possiamo vincere con chiunque nella gara secca".
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""In quei pareggi di troppo, ci sono mancati dei gol degli attaccanti. Oggi Belotti ha molti meno gol rispetto all'anno scorso allo stesso punto del campionato, Niang non ha mai fatto la differenza, Ljajic a corrente alternata. Quando non siamo riusciti a vincere, molte volte è stato il non riuscire a trasformare le occasioni da gol quello che ci è mancato".
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