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Juric during the Italian Serie A, football match between Torino Fc and As Roma on 24 September 2023 at Stadio Olimpico Grande Torino, Turin, Italy. Photo Nderim Kaceli
Al termine di Lazio-Torino, gara valida per il sesto turno del campionato di Serie A, Ivan Juric, dopo essere intervenuto ai microfoni dei broadcaster, ha commentato la partita anche in conferenza stampa. Di seguito le sue risposte alle domande dei molti giornalisti presenti nella sala conferenze dello stadio Olimpico di Roma al seguito delle sue squadre.
Nei quattro precedenti con la Lazio, ma anche oggi nel primo tempo, lei ha incartato la Lazio di Sarri. A inizio secondo tempo vi siete forse sentiti troppo sicuri? “La partita è stata preparata bene, non abbiamo concesso niente alla Lazio, poi ci sono state situazioni in cui si poteva essere più pericolosi. Nel secondo tempo avremmo dovuto continuare così ma aumentando lo spessore delle giocate offensive. Abbiamo invece preso gol al primo tiro e lì è cambiata la storia. Abbiamo anche perso Buongiorno, che per noi è importantissimo. La sensazione è amara. Difficile spiegare l’andamento delle cose se vieni all’Olimpico e prendi gol al primo tiro in porta al 60’. Penso ci sia mancata un po’ di energia sportiva, mettiamola così. Non abbiamo fatto abbastanza”.
Si aspettava una Lazio un po’ più conservativa anche nelle scelte? Dopo l’1-0 della Lazio, cosa è mancato al suo Torino? “Non abbiamo fatto come in altre partite, in cui evitavamo il loro pressing, andando da una parte all’altra e muovendoli tanto. Quando fai così, devi avere pazienza ma poi anche accelerare in modo che questo possesso abbia un senso. Noi l’abbiamo fatto qualche volta, ma non a sufficienza. Dopo il gol preso, non abbiamo avuto una grande reazione e nemmeno i cambi hanno smosso qualcosa. La squadra non mi è piaciuta molto dopo. Se fai possesso palla, a un certo punto si creano dei buchi che devi sfruttare”.
Come sta Buongiorno? “Vediamo domani, ma le sensazioni non sono positive”.
Le sue squadre sanno sempre quando fare fallo. Stavolta non ci siete riusciti… “Penso che abbiamo speso tantissima contro la Roma. Abbiamo fatto oggi una partita solida e organizzata, con palle rubate e linee di passaggio giuste, ma è mancata la cattiveria agonistica di altre volte. Questo si può vedere in tante piccole cose del match”.
Sanabria-Zapata, per la prima volta hai messo due attaccanti ma forse non ne hai trovato nemmeno uno… Hanno deluso loro due? “Non hanno deluso, voi andate su e giù nei giudizi ma io non sono d’accordo. Noi siamo arrivati qui, abbiamo fatto la partita per 60’ non subendo mai un tiro. Se pensate che arriviamo qui e possiamo fare dieci gol è tutto sbagliato. Chiaro che comunque non è una prestazione che mi soddisfa. A me Sanabria non è dispiaciuto. Zapata ha fatto 90 minuti contro la Roma per la prima volta dopo anni, ha speso tantissimo e oggi l’ho visto meno reattivo. Invece Tonny non mi è dispiaciuto”.
Sanabria e Ricci sono stati spesso nominati in chiave Lazio. Non sono arrivati perché lei si è opposto alle loro cessioni?“No, io non mi oppongo mai alle cessioni. Sinceramente, certe cose le decide le società e io non metto becco”.
Sugli esterni sente di aver trovato delle gerarchie chiare o è ancora alla ricerca di titolari chiari?“In questo momento Bellanova mi piace molto, sta crescendo, anche oggi – al di là del gol dove è stato sfortunato – secondo me ha fatto belle cose. Deve alzare ancora il livello di attenzione, ma sono molto soddisfatto. A sinistra sia Lazaro che Vojvoda possono fare qualcosa in più. Lazaro è un buon giocatore, ma ho sempre la sensazione che possa dare qualcosa in più. Poi abbiamo anche Soppy, bisogna farlo crescere bene, secondo me può dare una mano”.
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