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Le operazioni di mercato del Torino: tre riflessioni su Brandon Soppy

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Il primo aspetto da considerare riguarda la formula: il prestito con diritto di riscatto. Si tratta di una formula tanto cara al Torino delle prime due stagioni di Ivan Juric, mentre in quest'ultima finestra si è andati nella direzione delle acquisizioni a titolo definitivo. Soppy è quindi un'eccezione. In qualche modo il prestito con diritto di riscatto ben si adatta per questo ragazzo francese perché ha ancora tanto da dimostrare in Serie A, sebbene nelle prime 44 apparizioni si sia fatto ben apprezzare tra Udinese e Atalanta. Il classe 2002 ha passo e piede (4 assist nell'ultimo campionato con i nerazzurri di Gasperini) ma deve trovare ancora la costanza di rendimento. Ecco perchè l'Atalanta l'ha mandato in prestito ma non ha voluto privarsene definitivamente. Si tratta di un talento ancora da conoscere fino in fondo. Il Torino potrà farlo e poi potrà decidere a fine stagione il da farsi.

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