Restano diversi dubbi sulla formula dell’operazione. Non tanto per le cifre, che sono molto convenienti, quanto per l’eventualità del riscatto a fine campionato. Dopo un’estate di polemiche per i mancati riscatti dei giocatori più importanti della squadra, sembra difficile che tra un anno, a meno di grandissime prestazioni da parte di Vlasic, il Torino possa permettersi di sborsare 15 milioni di euro e di accollarsi il corposo ingaggio del croato. Insomma, la lezione non è servita e il Torino, pur di dilazionare il pagamento e valutare prima le prestazioni di Vlasic, ha optato per la famosa formula del prestito con diritto di riscatto. Se verrà esercitato? Solo il tempo potrà dirlo.
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