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Le pagelle di Benfica-Torino: la squadra c’è, ma gli ingranaggi andranno oliati

Manolo Chirico

ACQUAH 5: ha tutte le carte in regola per essere il leone del centrocampo, ma questa sera, probabilmente con le gambe ancora imbarcate dalla preparazione, il ghanese è il più lento tra i suoi compagni di reparto. Quasi si nasconde... (st 27' Aramu sv)

VIVES 6: l'autorete non conta. Chi ha visto la partita sa perché. A chi invece non ha potuto seguire il match, spieghiamo come l'esperto centrocampista cerchi di salvare il salvabile dopo l'errore in presa alta di Alfred Gomis. Per il resto, Vives corre più di Acquah e Obi messi assieme, tappa diversi buchi e quando può non si nasconde e cerca di impostare per le punte (st 15' Gazzi 6: una buona mezzora nella quale aggiunge quantità in mediana. Certo, non è pensabile che la staffetta con Vives possa bastare in quella zona, ad un Torino che proclama le proprie ambizioni europee).

JOEL OBI 5.5: si gioca un posto in questo Torino, in ogni allenamento, in ogni partita. Questa sera, qualche buono spunto verso la mezzora della prima frazione, quando innesca Belotti, il quale a sua volta si procura la punizione che Ljajic piazza sotto l'incrocio. Ma nulla di più. Troppo poco, se l'intento era quello di dare un segnale forte al tecnico Mihajlovic (st 1' Baselli 6: entra in campo con pochi allenamenti nelle gambe, aggiunge qualità in mediana e dimostra di essere pronto a dare il meglio da qui in avanti. Subisce anche i falli altrui, ma resta in campo senza lamentarsi. Dal dischetto apre il compasso e fredda un certo Julio Cesar)

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