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Le tre sentenze di Milan-Torino 2-2: la mano di Vanoli si vede, Zapata trascinatore

Enrico Penzo
Enrico Penzo Redattore 

Dall'arrivo di Vanoli è passato ancora troppo poco tempo e dover abbandonare le idee trasmesse dal triennio Juric sarà sicuramente un processo complicato e lungo. Eppure nonostante sia molto presto, contro il Milan è già stato possibile intravedere la mano di Paolo Vanoli. Se Juric ci aveva abituati a situazioni di gioco standard, basate sulla reazione e su situazioni predefinite, ora con Vanoli le carte in tavola sono cambiate. Il primo cambiamento che dopo il match contro i rossoneri salta all'occhio riguarda la costruzione delle azioni offensive. Con Juric la maggior parte delle occasioni nascevano dai lanci lunghi di Milinkovic-Savic verso l'attacco o dalle galoppate palla al piede degli esterni sulle fasce. Vanoli, invece, predilige il controllo del gioco, cercando la costruzione diretta dell’azione e cercando i movimenti dei giocatori offensivi sia verso gli esterni e anche verso il centro.

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