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Lecce, la partita più importante è a Roma

Redazione Toro News

Il sogno del Lecce si chiama serie B. Detta così, appena un anno fa, si sarebbe rischiato l'internamento in un manicomio. E invece, ora, sembra quasi un...

"Il sogno del Lecce si chiama serie B. Detta così, appena un anno fa, si sarebbe rischiato l'internamento in un manicomio. E invece, ora, sembra quasi un utopia.

Ad oggi, infatti, la neo-retrocessa dalla massima serie è con un piede in Lega Pro, a causa del coinvolgimento dell'ex presidente Pierandrea Semeraro nello scandalo calcioscommesse.

Da martedì, nell'udienza di secondo grado, gli avvocati giallorossi consegneranno una documentazione corposa (60 pagine più gli allegati) che conterrebbe elementi in grado di alleggerire la posizione di Semeraro e, quindi, del Lecce nell'ambito della combine nel derby col Bari.

Stando al calcio, il mercato pugliese è assolutamente fermo, in attesa di conoscere il verdetto del secondo grado di giudizio.

Nel primo match ufficiale da squadra di B, quello del secondo turno di Coppa Italia, l'ex granata Lerda ha schierato i suoi con un classicissimo 4-4-2, abbandonando le velleità di 4-2-3-1 (moduli, comunque, non troppo dissimili) che lo avevano lanciato a Crotone.

Nella vittoria contro il Chieti in porta c'era Benassi, monitorato dai granata in attesa di conoscere la posizione di Gillet, con Diniz, Ferrario, Esposito e Mazzotta nella linea a 4. A centrocampo l'albanese Memushaj, autore di una grandissima stagione come interno a Carpi in Prima Divisione, il "sindaco" Giacomazzi, Delvecchio e sulla sinistra Lerda propose una staffetta Chiricò-Mariano Bogliacino, proponendo in avanti la coppia gol Corvia - autore appunto del rigore dell'1-0 contro gli abruzzesi - e Jeda. Tra gli ex che ritorneranno a Torino per l'occasione, oltre appunto al tecnico cuneese, c'è anche il fantasista offensivo Inacio Pià, in granata all'epoca Colantuono.

(foto quotidianodipuglia.it)