Il tabù del Via del Mare è sfatato: il Toro torna a vincere a Lecce per la prima volta dopo il 1994. Là dove il Toro era retrocesso in due occasioni e dove l'ultima volta un clamoroso 4-0 aveva portato all'addio di Mazzarri, gli uomini di Juric hanno superato un esame di maturità imponendosi con un netto 2-0. Ci pensano Singo e Sanabria con due gol nel giro di tre minuti ad indirizzare la gara già nel primo tempo, permettendo ai granata di andare all'intervallo sul doppio vantaggio. Nella ripresa gli uomini di Juric si vedono molto poco dalle parti di Falcone, ma sono attenti e non concedono nulla in fase difensiva. Il Toro riesce dunque a trovare due vittorie di fila per la seconda volta in questo campionato, salendo a quota 37 punti e portandosi momentaneamente al settimo posto in attesa della gara della Juventus.
Al 90'
Lecce-Torino 0-2: i granata superano una prova di maturità
Le scelte: Gravillon e Radonjic le novità
—Nel Toro sono due le novità di formazione rispetto alla squadra che aveva battuto il Bologna lo scorso turno. In difesa arriva la prima occasione da titolare per Gravillon, che rileva Djidji e va a completare il reparto difensivo con Schuurs e Buongiorno. Sulla trequarti una contusione al polpaccio costringe invece Karamoh ad alzare bandiera bianca: occasione dal 1' per Radonjic, che completa il tridente con Miranchuk e Sanabria. In mezzo al campo confermata la coppia Linetty-Ilic e panchina iniziale per Ricci, sugli esterni ancora Singo e Rodriguez. Baroni risponde con il solito 4-3-3: Strefezza, Ceesay e Di Francesco guidano il reparto offensivo.
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Il primo tempo: Singo-Sanabria, fiammata Toro
—Primo tempo controvento per i granata, che al 6' hanno la prima occasione: cross dalla sinistra di Radonjic per Singo, che svetta ma non inquadra la porta. Ma sono solo le prove generali per il gol del vantaggio che l'esterno ivoriano realizza al 20'. Buono schema sugli sviluppi di calcio di punizione e Miranchuk pennella per l'inserimento di Singo, che si fa trovare sul secondo palo e batte Falcone con il piatto destro. Neanche il tempo di ripartire che i granata trovano subito il raddoppio al 23': spunto incredibile di Radonjic, che semina il panico sulla sinistra, lascia sul posto Baschirotto, entra in area e trova Sanabria che deve solo appoggiare in rete il suo settimo gol in questa Serie A. Alla mezzora scatta quindi il cartellino giallo per Buongiorno, troppo irruento su Strefezza in mezzo al campo. Si accende un accenno di rissa dopo un contatto tra il brasiliano ed Ilic e volano cartellini: ammoniti Vanja, Ilic e Strefezza; espulsi il dirigente giallorosso Trinchera ed il fisioterapista granata Gerundo. Strefezza rischia tantissimo al 37', quando interviene fuori tempo ancora una volta su Ilic ma per Sacchi non ci sono gli estremi per il secondo giallo. Un primo tempo molto nervoso vede il sesto cartellino ai danni di Hjulmand, che entra fuori tempo su Linetty in mezzo al campo. Scattano quindi due minuti di recupero che vanno in archivio senza particolari occasioni: all'intervallo è doppio vantaggio Toro, gara in discesa per gli uomini di Juric.
Il secondo tempo: i granata difendono bene
—Al rientro dagli spogliatoi Baroni prova subito a dare la scossa ai suoi con una doppia sostituzione: fuori Di Francesco e Ceesay, spazio a Oudin e Colombo. I padroni di casa partono subito forte e provano a spingere, ma al 53' sono costretti a rinunciare a Hjulmand per un problema all'occhio destro: al suo posto Maleh. Un pallone giocato male da Ilic lancia una ripartenza del Lecce, ma Buongiorno è decisivo in chiusura su Oudin. Al 58' anche Juric ricorre alle prime mosse dalla panchina: fuori Singo e Linetty, in campo Aina e Ricci. La gestione del possesso resta prevalentemente nelle mani dei salentini, che faticano però a costruire occasioni nitide per rendersi pericolosi dalle parti di Vanja. Baroni si gioca il tutto per tutto al 77' inserendo Banda per Gonzalez, Juric risponde con Vojvoda al posto di Rodriguez sulla corsia di sinistra. Gli ultimi cambi del tecnico granata sono di natura difensiva, con Djidji e Adopo che prendono il posto di Gravillon e Miranchuk. Il Lecce ci prova su calcio d'angolo, trovando però un'attenta chiusura di Schuurs. Sul ribaltamento di fronte Radonjic si scatena in contropiede, Falcone è provvidenziale in uscita bassa nell'anticipare Adopo. All'87' Baroni prova ad inserire anche Voelkerling per Strefezza per gli ultimi assalti finali. Scattano quindi cinque minuti di recupero ma il Lecce non riesce a riaprirla e Vanja non corre mai grandi rischi. Al triplice fischio festeggiano i granata, che strappano tre punti pesanti, c'è il sorpasso sul Bologna: l'esame di maturità questa volta è superato.
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