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Gli amanti dei numeri avranno potuto sbizzarrirsi ieri sera vedendo come il Torino si disponeva in campo. L’atteggiamento tattico dei granata è stato di difficile interpretazione da parte...
"Gli amanti dei numeri avranno potuto sbizzarrirsi ieri sera vedendo come il Torino si disponeva in campo. L’atteggiamento tattico dei granata è stato di difficile interpretazione da parte dell’Ascoli. Il movimento molto fluido dei propri giocatori ha portato ad un continuo cambiamento tra le linee, formando di volta in volta un nuovo schema. Ovviamente, di tutto questo era possibile accorgersene solamente volendo essere davvero pignoli. Ma è inevitabile: chi adora sbizzarrirsi con la tattica non sarà rimasto indifferente ieri sera. Lerda aveva dichiarato di aver lavorato molto suoi movimenti della seconda punta. In partita si è visto infatti qualcosa di differente. Gli uomini schierati dal tecnico non sono cambiati molto dalle ultime uscite in campionato, ma la posizione dei giocatori sul terreno di gioco era qualcosa di leggermente differente.
"Lo schema adottato da Lerda era il classico 4-2-3-1, ma con qualche piccola modifica. Innanzitutto il trequartista alle spalle del centravanti non agiva da centrocampista avanzato, bensì da seconda punta. Era spesso vicino all’unico attaccante e in fase di non-posssesso non rientrava in mediana, ma rimaneva alle spalle della boa avanzata. Gli esterni spingevano molto nelle fasi in cui i granata avevano il pallone trai piedi e diventavano delle vere e proprie ali, permettendo al Torino di attaccare con quattro uomini: due in mezzo all’area e due larghi sulla fasce, per una sorta di 4-2-4. Non si sono visti i continui tagli dal lato verso l’interno del campo e spesso si è arrivati sul fondo. Quando invece era l’Ascoli ad attaccare, i due esterni rinculavano nella propria metà campo andando a fare densità in mediana, trasformando il modulo in un classico 4-4-1-1.
"Tuttavia si è assistito a fasi di gioco in cui Lazarevic, più centrocampista di Iunco, rimaneva a dare manforte a De Vezze e De Feudis, mentre Iunco e Sgrigna ripartivano veloci dalla sinistra. A differenza delle ultime uscite, dietro a Pellicori non ha giocato Iunco. Alle spalle del centravanti ha stazionato Sgrigna, con l’ex Cittadella schierato sull’out di sinistra. In questo modo Lerda è riuscito ad avvicinare il numero 14 del Torino alla porta, costringendolo ad entrare di più nel vivo della manovra. L’esperimento pare abbia funzionato, ma per avere maggiori conferme bisognerà attendere un avversario di caratura superiore all’Ascoli di ieri sera.
"(Foto: M. Dreosti)
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