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Franco Lerda ha appena ottenuto il suo primo punto alla guida del Torino, e pur non essendo pienamente soddisfatto vede comunque dei miglioramenti.Mister, il pareggio può servire ad accrescere l'autostima nella squadra?Sicuramente può migliorare l'autostima. Non è facile passare in svantaggio davanti al proprio pubblico e recuperare.E per quanto riguarda il gioco?Anche lì, passi in avanti. Purtroppo, però, c'è stata poca concretezza, perchè quattro o cinque palle-gol le abbiamo create, ad esempio con Sgrigna, oppure con Bianchi nel secondo tempo. Mi è piaciuta la reazione, infine, perché non é sempre semplice trovare la forza per ricompattarsi.Obodo in panchina: guai fisici o scelta tecnica?Una scelta tecnica, ho pensato che per il tipo di partita che avremmo vissuto sarebbe stato più proficuo Zanetti.Però il Toro con lui in campo è cresciuto.Ha fatto bene, ma anche Zanetti mi è piaciuto. In realtà, hanno vissuto due partite diverse; prima, c'era una determinata situazione di gioco, più bloccata, poi il Crotone si è abbassato e creare occasioni è diventato più facile. Si tratta di situazioni di gioco diverse, non paragonabili.Sgrigna spento nel primo tempo, poi cresciuto nella ripresa.Si è allargato molto, nella prima frazione, ed è andato a cercare l'uno contro uno; è stata anche una nostra colpa il cercarlo poco, non si è giocato molto sulla destra. Nella ripresa è entrato più nel vivo.Quanto importante l'ingresso di Bianchi?Tanto. Anche per una questione di carisma, di personalità, fa bene ai compagni.Si poteva fare di più?Avevamo cinque esordienti in campo. Ogbonna e D'Ambrosio? Saranno importanti, come tutti. Compattiamoci attorno alla squadra, tutti, compreso il pubblico che ci è stato vicino. La classifica non mi pesa, non alla terza giornata.
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