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VENEZIA, ITALY - SEPTEMBER 27: Head coach of Venezia Paolo Zanetti looks on during the Serie A match between Venezia FC and Torino FC at Stadio Pierluigi Penzo on September 27, 2021 in Venezia, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)
All’andata l’ex Torino Paolo Zanetti studiò alla grande la partita del “Penzo” e strappò meritatamente un punto alla squadra di Ivan Juric. A distanza di quasi cinque mesi sarà chiamato a una piccola impresa nel suo ex stadio. Il suo Venezia è in crisi di risultati, mentre il Torino è arrabbiato dopo il k.o. di Udine e tra le mura amiche ha un ritmo da Champions League. Zanetti già a fine settembre aveva rilevato il cambio di passo del Torino rispetto alle due precedenti stagioni e dichiarò: “Il Torino gioca bene, ha cambiato marcia con Juric, è squadra molto fisica, gioca duelli a tutto campo, detto questo subisce pochissimo e attacca con rabbia”.
PERCORSI - I pregi del Torino di Juric nel corso dei mesi sono aumentati, mentre il Venezia, la squadra più straniera della Serie A insieme allo Spezia (ben 22, contro i 19 del Torino), sta patendo nelle ultime settimane lo scotto della scarsa esperienza in categoria e nel calcio nostrano. Se la barca a vela guidata da capitan Juric ha ormai preso il mare aperto e, nonostante qualche sobbalzo anomalo, sta navigando in acque serene e spensierate, invece quella di Zanetti sta arrancando in laguna e dovrà armarsi per un’ultima parte dell’anno da coltello fra i denti per mantenere la categoria.
PRECEDENTI - Per Zanetti non sarà una partita come tutte le altre. Sarà la sua seconda volta all’Olimpico-Grande Torino da avversario. La prima gara non andò bene: sconfitta 2 a 0 del suo Sudtirol in Coppa Italia nel dicembre 2018. Contro Juric l’ex centrocampista granata è a corto di vittorie: un pareggio (1 a 1 al “Penzo” all’andata) e una sconfitta ai rigori in Coppa Italia nell’ottobre 2020 (l’Hellas eliminò il Venezia). Per il croato, invece, quattro gare contro il Venezia e una sola vittoria, tra l’altro ottenuta ai rigori e non nei tempi regolamentari. Entrambi ex centrocampisti, entrambi partiti dal basso per raggiungere la massima serie con imprese non indifferenti (promozione del Crotone per Juric, promozione del Venezia per Zanetti), hanno maturato un’esperienza differente in Serie A: 147 panchine per Juric, 23 per Zanetti, frutto anche di sette anni anagrafici di diversità.
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