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L’importanza delle seconde linee

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

Chiamarle riserve sembra ingiusto. Tanto più che non siamo nel calcio dei decenni passati, quando la squadra era composta da 18 giocatori, 11 titolari e 7 panchinari....

di Edoardo Blandino

"Chiamarle riserve sembra ingiusto. Tanto più che non siamo nel calcio dei decenni passati, quando la squadra era composta da 18 giocatori, 11 titolari e 7 panchinari. Quando gli infortuni erano molto meno frequenti e le rose più ristrette, se mancava qualche giocatore non si ricorreva al mercato ma si aggregava qualche ragazzino alla prima squadra. Oggi, nel calcio moderno, la linea di demarcazione tra i cosiddetti titolari e le cosiddette riserve è talmente labile che capita spesso di domandarsi chi, tra due giocatori, sia davvero il più forte. I sostituti, quindi, possono dare molto alla squadra ed essere utili non solo per far rifiatare i compagni in alcune partite, ma anzi, possono diventare delle pedine tattiche importanti nel corso di una stagione.

Tutto, però, dipende dalla voglia che hanno i giocatori stessi di mettersi completamente a disposizione. Ogbonna ne è un chiaro esempio: il ragazzo si è sempre impegnato ed è stato autore di una prova molto positiva contro il Livorno ed una discreta gara contro l’Udinese. Può essere un valore aggiunto nel corso di una lunga annata che è appena iniziata. Colombo deve migliorare sotto alcuni aspetti, però potrebbe essere un’alternativa importante sulla fascia destra, permettendo in alcune circostanze a De Biasi di schierare Diana in una zona più avanzata del campo. Ma anche Barone può dare il suo contributo. Per il campione del mondo solo 122’ in campionato fino ad adesso, però i 120 minuti disputati nella Tim Cup sono stati di buon livello ed il suo assist per il primo gol e la marcatura nel secondo supplementare sono stati pesanti. In avanti Ventola non ha brillato in Coppa Italia, ma contro l’Udinese nei pochi minuti giocati è stato tra i più pericolosi dei suoi colpendo anche una traversa. E poi c’è Stellone. Qualche acciacco lo ha tenuto molto lontano dal campo, ma il giocatore si impegna in allenamento e non vede l’ora di giocare. L’anno scorso è venuto fuori nella seconda parte di stagione, diamogli tempo.