Cairo: “Curva Primavera, Filadelfia e mercato di gennaio: vi spiego tutto”

Cairo, poi, parla così del campionato: "C'è più competizione dell'anno scorso, non ci sono partite facili, tutte le partite sono combattute e per questo la classifica è più corta. In ogni caso noi quest'anno vinciamo tre partite all'inizio, poi andiamo in casa del Sassuolo e perdiamo, sei giorni prima che chiuda il mercato. Con il mister avevamo fatto un progetto, un programma, di ridurre la dimensione della rosa, così come facemmo lo scorso anno. Lo scorso anno quest'idea aveva dato buoni frutti; mi ha sempre detto che era meglio avere una rosa ristretta in modo che tutti i giocatori fossero coinvolti al cento per cento. Insieme, si è deciso di non fare interventi sul mercato".

Non era meglio a questo punto chiamare un altro allenatore prima, in modo da operare sul mercato con lui? "Beh, esonerare il mister dopo il Sassuolo, quando eravamo reduci da tre vittorie, mi sembra non fosse possibile. Ci poteva stare dopo l'Atalanta, ma cambiare avendo una partita dopo due giorni, quella in Coppa Italia col Milan, era complicato. A San Siro abbiamo giocato una gara di buon livello, al novantesimo eravamo in vantaggio. Per questo non abbiamo proceduto. E poi si deciso di farlo dopo Lecce. Non è che abbiamo deciso di esonerare Mazzarri dopo la fine del mercato per non prendere giocatori, se questo è il sottinteso. Col monte ingaggi che abbiamo, secondo voi è un problema prendere due giocatori in più?".

Non sembra lampante che manchi un centrocampista di qualità? Magari una mezzala abile nella doppia fase.

"Abbiamo quattro centrocampisti. Rincon, che ha un certo tipo di ruolo, Baselli, che ha caratteristiche diverse, Lukic che è molto cresciuto, Meité che secondo me ha un grande potenziale ma non lo abbiamo visto quest'anno, in più Ansaldi che può giocare anche in quel ruolo. Non saprei: abbiamo deciso di mantenere la rosa, perchè in mezzo al campo giochiamo in due, quindi abbiamo due coppie come in teoria bisognerebbe avere".