Un allenatore col contratto in scadenza può rappresentare un problema? Come pensate di gestire questo aspetto?“Ne abbiamo parlato col mister prima dell’inizio di questa stagione. In maniera molto chiara e diretta ci siamo detti che non era il momento di parlarne. Siamo allineati nel cercare di fare il meglio possibile in questi mesi e poi vedremo che cosa sarà meglio per tutti, sia per il mister che per il Torino. Siamo tutti a conoscenza di questo tema e ci siamo già parlati”.
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Ci si aspettava che avendo tre punte di livello si potesse giocare con due punte. L’allenatore dice invece che vuol giocare a una punta sola. Non era quindi il caso di usare delle risorse per prendere un trequartista in più e un allenatore in meno? “Penso che quando si può migliorare la squadra bisogna farlo. Penso che Zapata sia un giocatore importante. Siamo stati fortunati ad avere la possibilità di prenderlo perché comunque il presidente ha voluto fare questo ulteriore investimento. Non è una problematica il fatto che ci sia Zapata, piuttosto è un valore aggiunto. Sulla trequarti poi non pensiamo di essere sguarniti. Seck ha un anno in più e ci sta dimostrando quello che speravamo. Anche per Demba avevamo più di una richiesta ma siamo convinti che possa darci quello che ci sta dimostrando in allenamento, come ha fatto anche oggi. Inoltre abbiamo fatto un investimento importante su Vlasic”.
E’ venuto a trovarvi Spalletti, avete parlato, ci sono possibilità per Ricci o altri? “Abbiamo visto l’allenamento insieme, è stata una bellissima chiacchierata e la ringrazio. Abbiamo parlato di quattro ragazzi che sono convocabili, ha detto che li sta seguendo e lo farà personalmente allo stadio. Non esclude che in futuro possano essere convocati”.
Juric ha detto che se si arrivasse ancora decimi considererebbe concluso il suo lavoro al Torino. Anche per voi è dirimente non più la valorizzazione dei giocatori, ma il risultato finale in classifica?“Adesso siamo veramente all’inizio della stagione, quello che accadrà non lo possiamo sapere. Tutti, io per primo, siamo giudicati per quello che sono i risultati, ancor prima dello sviluppo dei giocatori. Il presidente valuterà il lavoro di tutti e poi si vedrà cosa succederà in futuro. In maniera molto onesta è stata fatta questa dichiarazione del mister, chiedete a lui di preciso cosa voleva dire. Speriamo tutti di fare un passettino in avanti, ma questo passettino lo determina il prossimo allenamento e la prossima partita”.
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