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Il giorno della presentazione è arrivato anche per Ciro Immobile. L'attaccante campano è arrivato...
"Il giorno della presentazione è arrivato anche per Ciro Immobile. L'attaccante campano è arrivato in estate al Toro al termine di una trattativa che sembrava infinita. Prima il suo arrivo sembrava legato all'affare-Ogbonna con la Juventus, poi la punta ex Genoa e Pescara è arrivata con un'operazione slegata da quella del difensore cresciuto nel Torino. Immobile è una prima punta classica, ma in grado anche di girare attorno ad un'altra punta o agire sull'esterno in un attacco a tre. Insomma, Immobile è un attaccante moderno e completo, in grado di svariare su tutto il fronte offensivo. L'elemento giusto per Ventura, che ora dovrà far assimilare i suoi sistemi di gioco a Immobile, che soprattutto con il Pescara ha dimostrato di vedere bene la porta.
"Ciro, come ti trovi con gli schemi di Ventura, quale modulo preferisci?
"A Pescara e in Primavera ho giocato unica punta. Ma non conta molto il modulo o la posizione in campo, l'importante ora è assimilare gli schemi del mister.
"Hai scelto la numero 9, una maglia importante per il Toro.
"Come ti sei trovato con i compagni in amichevole?
"Secondo me è stato un ottimo test, ho fatto quattro gol e con i compagni ci siamo trovati. Mi sono trovato bene con Meggiorini, soprattutto per il fatto che lui è mancino e io destro. C'è stata un ottima intesa tra di noi.
Cosa ti aspetti da questa stagione?
Sarà un anno molto importante per noi. Io, personalmente, voglio fare bene e migliorarmi sempre di più. Il mio ruolo è il più bello del calcio, fai i gol e poi in una squadra come la nostra ti diverti, perché giochiamo anche bene. Non sento la pressione che ci può essere attorno ad un attaccante, anzi. Ho bisogno di stabilità ed equilibrio, penso solo a fare bene in campo.
Il miglior allenatore che hai mai avuto?
Non saprei chi dire, sono stati tutti importanti, il migliore nessuno in particolare, prendo un pezzetto da ognuno di quelli che ho avuto. Sono ancora giovane e devo ascoltare l'allenatore per migliorarmi sempre di più.
Per un giocatore del Toro è difficile avere un passato bianconero, tu come la pensi?
Non ho mai detto di aver tifato Juventus, neanche quando giocavo lì, non mi sono mai sbilanciato. Per me la famiglia è fondamentale, mi dà equilibrio e riesco a vivere anche i momenti di tensione con tranquillità perché so che ci sono loro.
L'ultimo anno al Genoa non è stato proprio esaltante, come l'hai vissuto?
Questa stagione è stata fallimentare per tanti versi. In questi casi è inutile cercare alibi, tutto l'ambiente ha fallito in questa stagione e in questi casi bisogna solo mettersi sotto e lavorare. Certo in rossoblù non mi hanno aiutato più di tanto ad uscire dai momenti no.
Come mai hai scelto il Toro?
Ho scelto il Toro perché è il club giusto per rilanciarmi. Mi interessava il progetto e poi con Ventura in tanti vanno in Nazionale. Alla maglia Azzurra io ci credo, ma adesso penso a lavorare bene qui per fare una grande stagione con il Toro.
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