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Torino, Juric a cuore aperto: “Ha senso che resto solo se vado in Europa”

E allora parliamo di rinnovo. Che prospettive ci sono?“Sinceramente vi dico: se non vado in Europa cosa rimango a fare? Sarebbe facile fare un altro contratto di tre anni, poi magari essere esonerato dopo un mese, stare a casa e prendere i soldi comunque. Io invece punto alla grandezza del Toro, non voglio vivacchiare. Con Vagnati, Moretti e il presidente va tutto bene. Sono stracontento per il settore giovanile e per il Filadelfia, abbiamo pisciato il sangue per sistemarlo. Se non vado in Europa però non ho fatto quello che dovevo fare”.

Alcune volte non ti sembra di essere troppo schietto? "Non sono schietto, sono stupido, sono autolesionista. Me lo ha detto anche mia moglie ieri! Dovrei venire qui in conferenza e dire delle cose qualsiasi come fanno tutti. Ma non sono così. Se ieri ho offeso qualcuno chiedo umilmente scusa, ma tutto quello che volevo fare era provare a ricreare unione, come ho fatto con la squadra. Ieri abbiamo fatto una partita mediocre, ma la squadra la sento mia, è viva, e vorrei che fosse riconosciuto di più. Poi ieri non era il momento di parlare come ho fatto, non c'è dubbio, ma anche se la squadra non ha giocato bene mi è sembrata viva. Nei primi due mesi di questa stagione non era così e mi vergognavo, ora lo spirito Toro c'è, lavoriamo come cani".

Tu però avresti voglia di continuare?"Non avrei problemi ad andare via. Si può dire tutto ma in due anni e mezzo ho sempre avuto massimo rispetto e lo avrò in qualsiasi caso. Di contratto non abbiamo ancora parlato. Dentro di me però ho sempre pensato, se non vado in Europa che ci faccio? Solo che fare il salto di qualità è dura. La mia presenza qui non è per prendere soldi. Se non ottengo quello che la piazza si aspetta, quello che io mi sono prefissato, che Vagnati Moretti e il presidente si sono prefissati, allora cosa rimango a fare? Noi lavoriamo per questo, non per vivacchiare, altrimenti firmavo un anno fa il rinnovo. Ditemi se ce ne sono stati altri a fare una cosa così. La mia idea è chiara ed è giusto spiegarla. Se noi otteniamo questo obiettivo che per me sarebbe favoloso ci si siede e si parla. Se non ottengo questo obiettivo, invece la mia presenza qui non ha senso, venga un altro con lo spirito giusto per portare il Toro in Europa. Ora qui abbiamo un capitale vero, che prima non c'era. E questo capitale lo abbiamo creato. E' una situazione completamente diversa rispetto a quella dove sono venuto. Certo che si può crescere, perché c'è una base. Chi è qui, Vagnati e Moretti, lavora come un cane, e così il settore giovanile. Sappiamo ogni cosa dei giocatori della Primavera, abbiamo messo Gineitis, ne vogliamo portare su altri due, li seguiamo con il mio preparatore. Arrivo alle 8 la mattina e vado a casa alle 8. Il tempo a passare i dati fisici di Dalla Vecchia, a capire quanti metri di scatto fa, che cosa può migliorare. Qui c'è gente che lavora forte, che è umile, che è migliorata tanto nel capire il calcio moderno. Secondo me stiamo bene, è questa la mia idea".

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