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Juric pre Torino-Inter: “Due settimane positive, faremo un gran campionato”
Ti sei ricaricato dopo il derby con la Juve? Ti abbiamo visto abbattuto.
“Avere emozioni nel mondo di oggi penso sia una cosa bella. Poi io le esprimo a modo mio e alcuni si fanno domande, ma io il giorno dopo sono carico come mia. Le emozioni però sono una cosa bella, dalla tristezza alla felicità. Sentirsi triste dopo un derby così mi dà una carica allucinante, perché non mi voglio più sentire così dopo le prossime. Io voglio vivere emozioni forti, le esprimo e a volte qualcuno cavalca sopra. Ero sicuramente molto triste, da piangere, poi il giorno dopo ero meno triste, e il giorno dopo ancora ero carico per lavorare forte, secondo me è giusto che sia così”.
Hai parlato bene di come hanno reagito i ragazzi, mentre due settimane fa sembravi dispiaciuto di questo. Dunque, hai maggiori speranze di riuscire a entrare nella loro testa?
“I giocatori nelle ultime settimane non sono riusciti a trovare grande continuità e io sono rimasto sorpreso perché pensavo di dare per scontate certe cose. Quando ottieni un certo rendimento che è frutto del lavoro e non di casualità, pensi che è una cosa guadagnata per sempre e per tutta la vita. Invece io ho sottovalutato alcune cose”.
La squadra si renderà conto di essere davanti a un passaggio cruciale? Davanti ci sarà forse la squadra migliore in Italia, pensi che avranno quel carattere combattivo e coraggioso che abbiamo visto tantissime volte nei primi due anni?
"La squadra nei primi due anni è cresciuta in tutti i sensi, tutti avevamo sensazioni positive, ora le abbiamo non così positive. Queste due settimane ci sono servite a riflettere, perchè in due anni abbiamo fatto una grande crescita individuale e collettiva e vi abbiamo dato questa percezione, mentre per adesso non siamo riusciti a ripeterci. Non ho paura a dire di aver sbagliato. Quando faccio bene mi faccio i complimenti, ho fatto due anni a livelli altissimi come allenatore, invece quest'anno per il momento potevo fare meglio. Pensavo di avere acquistato tutto quello di cui necessita una squadra, invece mi sono reso conto che non è così".
Quale è il clima dentro lo spogliatoio?
“Molto buono, ho visto molta voglia di lavorare. Ho visto gente con la grinta giusta e con la voglia giusta, e mi ha fatto molto piacere percepire questo ambiente positivo tra di noi. Spero che tutto ciò si traduca sul campo”.
Cosa pensa del calcio scommesse? Ne avete parlato dentro lo spogliatoio?
“Io penso che questi ragazzi hanno un problema, sono sempre dietro al telefonino e hanno difficoltà a vivere le emozioni come dicevo prima. Si chiudono molto col telefonino, gran parte della loro giornata è quello. Sicuramente degli accenni sull’argomento ci sono stati, nessuno si aspettava che potesse succedere una cosa così”.
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