Cosa manca al Torino per raggiungere il livello dell’Atalanta? “Gasp l’ho sentito prima della finale, lui sa quello che significa per me. Loro sono partiti dall’aver valorizzato i prodotti del settore giovanile, Gasp ha riconosciuto la loro forza e sono riusciti a fare plusvalenze utilizzate per stadio e centro sportivo. Sono capaci a lavorare nel calcio e poi la famiglia Percassi va molto d'accordo con Gasperini. Il primo impulso comunque sono stati gli investimenti nel settore giovanile, che hanno portato quei 7-8 giocatori, da Caldara a Kessie in poi, che gli hanno dato stabilità. In un certo senso noi in questi tre anni abbiamo fatto passi molto importanti. Anche noi in un certo senso a prescindere dai risultati abbiamo un gruppo di giocatori interessanti, con tre che vanno in Nazionale, ci sono le basi per crescere ulteriormente”.
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Juric pre Atalanta-Torino: “Un viaggio pieno di insidie che ora va chiuso bene”
Che consiglio daresti a Cairo per il futuro? “Non mi permetto di dare consigli. Decide lui. Comunque sono sempre le stesse cose. Se vendi i migliori devi essere bravo a comprare giocatori bravi per ricostruire, se invece li vuoi tenere ti devi sbilanciare e mettere altri giocatori dentro per salire di livello, ma bisogna vedere se i giocatori vogliono rimanere, perché quando vogliono andare via sei praticamente costretto a venderli”.
Il Toro deve puntare su Pellegri per il futuro? “Quando i ragazzi subiscono tanti infortuni lasciano segni sul corpo e sul modo di approcciare le cose, perché poi ti viene paura. Da un bel periodo lui si allena con regolarità, ha fatto due bellissime prestazioni. E’ un dispiacere non averlo avuto sempre a disposizione. Deve trovare stabilità totale, se è quello che abbiamo visto nelle ultime due, può diventare un gran bel giocatore”.
Il tuo è un addio o un arrivederci? Qui hai lasciato un segno. "Non so se ho lasciato un segno, sicuramente mancava poco per viverla meglio. Il viaggio è stato pieno di insidie, di cose che potevamo fare meno o meglio. Adesso voglio che domani vinciamo, che la squadra dimostri quanto è forte e quanto è cresciuta, poi le altre cose si vedranno meglio".
Andrai in Italia o all'estero? "Non lo so ancora, bisogna valutare bene tutte le cose".
10.27 - Termina qui la conferenza stampa.
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