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- Redazione TORONEWS
Vigilia della 26esima giornata di campionato per il Torino, che venerdì 18 febbraio alle ore 20:45 sfiderà la Juventus all'Allianz Stadium nel 204° derby della Mole. Il tecnico Ivan Juric si presenta in conferenza stampa nel consueto incontro con i giornalisti: siamo collegati in diretta dallo stadio Olimpico "Grande Torino". La partenza alle ore 14.
13.45 - Ivan Juric è atteso in sala conferenze.
14.00 - Juric è arrivato, a breve il via delle domande.
Come è trascorsa la settimana? Come arrivate a questo derby dal punto di vista fisico ed emotivo?
"La squadra si è allenata bene, concentrata. Vogliamo fare una grande partita. L'abbiamo impostata con la carica giusta, senza andare oltre. I ragazzi sono consapevoli di quello che significa questa gara".
Dopo la sosta c’è stato un calo di concentrazione?
“Prima della sosta abbiamo fatto grandi partite, le ultime due sono state “medie”, erano da pareggio e ci è andata male. Sicuramente non sono state partite al livello delle precedenti. Ma sono state partite diverse. Il Venezia ha cambiato dopo mezz’ora, l’Udinese riusciva a tenere palla in avanti puntando sui duelli fisici. Specialmente contro il Venezia la squadra ha fatto una partita giusta, non bellissima, ma giusta, ed è andata male”.
Spesso con le grandi il Toro ha perso giocando bene. Quanto può essere importante domani, portare a casa qualcosa pur non giocando bene?
“Il rammarico ce l’ho per le gare contro Sassuolo e Lazio… Quelle in cui si è giocato bene e non si è vinto. Per il resto l’idea è sempre quella di vincere ma giocando bene, non giocando meno bene. Poi esistono anche partite in cui non sei brillante e allora per esempio devi tenere duro, non prendere gol alla fine, non prendere due tiri e due gol. Noi dobbiamo puntare a fare una grande partita, poi se le cose non girano bene, serve comunque essere tosti fisicamente e mentalmente”.
Cosa percepisce attorno alla squadra? L’entusiasmo è calato dopo le ultime partite?
“Nel calcio è sempre un po’ tutto esagerato, ma è anche bello per questo. E’ chiaro che nelle ultime due partite non abbiamo fatto grandi partite. Anche io dopo il Sassuolo avevo delle sensazioni di un certo tipo, ma la squadra ha giocato meno bene nelle partite successive. Bisogna accettarlo. Bisogna analizzare meno il lavoro partita per partita, ma ogni sei mesi, per avere una visione più globale. Comunque questo è un momento in cui noi dobbiamo dare un segnale positivo, non per ritrovare l’entusiasmo perché ce lo abbiamo, ma per noi stessi. Quindi, puntare a fare una grande partita”.
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