LE VOCI

Juric pre Salernitana-Torino: “Giocare con due punte non mi passa per la testa”

Redazione Toro News

Quando tornerà in forma Sanabria, si può pensare a lui come seconda punta di movimento che possa stare vicino ad una punta forte fisicamente?

“A me non piace l’idea. Quando l’ho visto contro il Cagliari giocare con Pellegri mi sembra che si sia mosso in zone di campo che non sono le sue. In questo momento giocare con due punte non mi passa per la testa. Voglio che continuiamo a lavorare su quello che abbiamo fatto in questi due anni. Abbiamo preso una punta centrale non per passare a due punte, ma perché la società voleva una prima punta più forte”.

Zapata può essere il trascinatore?

“No! E’ un buono che porta sorriso, allegria e fratellanza, non è uno che arriva e comanda. Noi dobbiamo stare attenti perché alle squadre media basta poco per crollare, se qualcuno non è a posto fisicamente o ha la pancia piena. Sta succedendo al Lens in Francia ed è successo al Torino 3-4 anni fa, quando è passato dal lottare per l’Europa a salvarsi all’ultima giornata. La squadra deve essere concentrata e sul pezzo, noi allenatori di squadre medie dobbiamo stare molto attenti. Basta calare del 5% e siamo rovinati. Tornando a Zapata, quello che porta a noi è amore”.

Non pensa che si possa giocare con due punte, quindi?

“Ci sono pochissime squadre che giocano con due punte, sono tipo cinque in tutta Europa…”

E allora perché le risorse per Zapata non sono state utilizzate per un trequartista, visto che non vuole cambiare modulo?

“L’occasione Zapata è nata con Buongiorno. Noi pensavamo di cercare uno che potesse fare sia l’esterno sia l’attaccante nel caso in cui Pellegri non stesse bene. Nel momento in cui è emersa l’opportunità Zapata la società ha pensato che fosse una buona occasione. Ma non è che mi sia stato chiesto se volevo passare a due punte, mi è stato chiesto se volevo Zapata. Adesso abbiamo tre numeri nove. Abbiamo perso Miranchuk e abbiamo trovato Zapata. Vogliamo qualcosina in più da Seck che è cresciuto in questo periodo. Poi non è mai escluso che si possa passare al 3-5-2. La situazione Zapata è nata negli ultimi due giorni di mercato”.

Ma lei ha due attaccanti forti...

"Il crollo tattico del Torino di Mazzarri secondo me è successo quando è arrivato Zaza. Quando giocava con Falque e Berenguer la squadra aveva un'identità, poi è stato costretto a cambiare. Sono modi diversi di interpretare il calcio. Anche la Juve gioca con Vlahovic e Chiesa, ma non sono due attaccanti puri. Non vedo molte squadre in Italia che giocano con due punte".

tutte le notizie di