E’ orgoglioso di vedere Rrahmani a questi livelli? “Siamo tutti orgogliosi, ai tempi è stato bravo Tony (D'Amico, ndr) a prenderlo. Un ragazzo spettacolare. Il primo anno non ha mai giocato, era sempre in panchina, ma ha lavorato come un pazzo aspettando il suo momento. Un ragazzo splendido, gli voglio bene”.
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Come si ferma Kvaratskhelia? “Non lo fermi. Ci sono giocatori che cerchi di raddoppiarli, ma se raddoppi lui magari lasci spazio a Mario Rui che arriva da dietro, a Zielinski o Elmas. All’andata Djidji ha fatto una gran partita, ma ha un po’ di problemi. Non so se può giocare domani. Su Kvara che dire, è un giocatore su cui ti fai il segno della croce e speri che possa avere una giornata poco felice".
Il Toro ha un vantaggio che è quello di non avere niente da perdere. Cosa dirà ai giocatori? "Se hai tanto da guadagnare forse hai tanto da perdere, perchè pensi di poter avere una gioia enorme e magari poi non ce l'hai. Dobbiamo giocare con il cuore e liberi, ma non è che non abbiamo niente da perdere. Dobbiamo avere la voglia di portare il risultato a casa. Cosa dirò? Nei minuti subito prima della partita non dico nulla, sono i giocatori che si parlano, io preparo la partita prima".
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