Come stanno gli infortunati?
le voci
Juric pre Torino-Sassuolo: “Mi chiedo dove saremmo con la squadra di un anno fa”
“Miranchuk non c’è ancora per questa partita. Karamoh ha bisogno di mettersi a posto. Radonjic sta bene, ha fatto una settimana piena e sarà a disposizione”.
Vlasic e Radonjic divertono: a loro lascia libertà o chiede dei compiti?
“Ci sono sempre delle cose da fare ma a loro li lascio abbastanza liberi. Radonjic secondo me è ancora tutto da scoprire. Ci dà segnali importanti a tratti, una partita sì e una di meno. Gli do tanta libertà perché voglio che esprima il suo potenziale. Vlasic è più ordinato, sa muoversi, gli posso far fare certe cose. Radonjic invece lo lascio libero anche di fare cose senza senso perché è uno che riesce a cambiare le partite, un po’ come Leao, anche se esagero. Ha quelle accelerazioni che ti possono cambiare la partita. Loro due hanno proprio dato la sensazione di poter fare cose che vanno oltre ciò che chiede l’allenatore".
Che tipo di campionato sta vedendo?
“Bellissimo. Cambiato completamente. L’Italia si sta mettendo al passo con l’Europa, vedo partite di grandi intensità. La Cremonese ha intensità, secondo me ora anche il Monza con Palladino. Ad esempio vedo Atalanta-Cremonese, un pareggio giusto e una partita spettacolare. Tanti allenatori vogliono fare un calcio intenso e propositivo, al di là della linea difensiva a tre o quattro. In Champions League vediamo partite di intensità e ritmo, anche in Italia ci stiamo abituando. Poi chi gioca ogni tre giorni per le Coppe fa fatica, perché anche in campionato ci sono partite intense”.
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