L’eliminazione dalla Coppa Italia come è stata vissuta?
PREPARTITA
Juric pre Torino-Udinese: “Non mi sono mai affezionato così tanto a un gruppo”
“Le partite ognuno le vede come vuole ma secondo me il Toro ha fatto il massimo di quello che poteva contro una squadra che ci è superiore. La mia sensazione è che ognuno dei miei ha dato il massimo, ma abbiamo trovato una squadra più forte. Per la prima volta in questo anno e mezzo ho visto davvero tristezza. Ho visto nello spogliatoio questo. Era un nostro piccolo sogno, lo volevamo fortemente. Mi spiace che siamo arrivati senza avere tutte le opzioni a disposizione. Di solito i ragazzi li vedo che dopo tre minuti dalla fine vanno su Instagram a vedere le notizie, invece stavolta nello spogliatoio ho visto tristezza, erano abbattuti. Tuttavia, dal giorno dopo ho visto subito la grande voglia di ripartire, di fare una seconda parte di campionato con la volontà al massimo, cercando di fare tutto quello che si può fare”.
Alla luce della situazione attuale complessiva pensa che ci possa essere un miglioramento rispetto alla scorsa stagione?
"Non è facile, i giocatori non sono figurine. Non è che perdi sette giocatori importanti, ne metti altri ed è la stessa cosa. Ora con Sasa abbiamo perso un altro giocatore importante e maturo. Ivan penso che non sia oggi al livello di Sasa, il che è normale perché hanno cinque anni di differenza. Ma con il lavoro lui lo può raggiugere e magari anche superare. La nostra squadra mi piace tantissimo per applicazione, voglia di lottare e di fare, con tutte le problematiche che ci possono essere. Sono ragazzi giovani e a posto, con voglia di lavorare, e crescite individuali ne abbiamo viste. Davanti a noi abbiamo un periodo da poter affrontare con voglia e ambizione di fare sempre meglio. Non mi pongo davvero obiettivi perché non sono reali. Voglio che loro crescono e migliorano, sia collettivamente, sia individualmente".
Sta trovando dei nuovi leader?
“Abbiamo perso tanti giocatori, ottimi, non lo devo ripetere. Ma io non sono mai stato legato a una squadra come lo ero dopo Firenze. Ho sentito un legame forte verso i ragazzi. Ad esempio anche con Ricci. Ricordate il primo Ricci e oggi come gioca? E’ cresciuto molto. Ma sono tutti ragazzi a posto. Schuurs lo amo come persona per la voglia che ha di crescere, non parliamo di Buongiorno. Li sento proprio miei e sono molto legato a loro come gruppo. Molto di più che in altre squadre in cui sono stato ora sento questo”.
Sul legame con i ragazzi, è una novità di quest’anno?
“La mia sensazione è che se l’anno scorso c’erano tanti problemi in cui magari non riuscivo ad essere me stesso in tante situazioni, ora sento che sta nascendo un legame di fiducia con i ragazzi. Posso dire che sento che siamo uniti completamente”.
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