Un bilancio del mercato?
Le voci
Juric pre Udinese-Torino: “Mercato giusto: il presidente Cairo ora ha fiducia”
“Il presidente ha fatto quel passo che io speravo facesse. Bisogna capire bene il valore dei giocatori, chi ha doti tecniche e fisiche tali da poterli rendere il futuro del Toro. Non voglio fare nomi, ma è chiaro che c’è chi ha avuto un peso importante in questi sei mesi. Dietro di questi, bisogna mettere dentro ragazzi giovani che possono crescere con il tempo. Abbiamo sposato questa idea e il presidente ha fatto un passo verso questo. Bene. Sicuramente sia io, sia il presidente sia Davide possiamo comunque essere ancora più uniti e sinceri, stabilendo in anticipo le disponibilità economiche per poter pianificare meglio. Sapere quanto si può spendere è una cosa importante. Questo comunque è stato un mercato giusto come idee e intenzioni, mi è piaciuto molto. Poi il tempo dirà se i giocatori presi sono quelli giusti”.
Quindi è stato un mercato coraggioso?
“In estate abbiamo fatto un mercato prendendo giocatori all’ultimo giorno, è stato un mercato all’insegna della poca fiducia. Abbiamo costruito una squadra competitiva comunque, ma senza troppa sintonia. Ora, dopo questi sei mesi, c’è molta più sintonia. Ora dobbiamo ancora di più migliorare i rapporti tra di noi, stabilire chi decide cosa. Ma abbiamo fatto passi in avanti. Tutte le squadre hanno problemi economici, soprattutto il Torino che ha fatto investimenti mostruosi e non giusti; non mi aspettavo che il presidente potesse mettere altri soldi, è un attestato di fiducia”.
Sorpreso dalla scelta di Gatti?
“Se io dico che uno è forte, bisogna prenderlo subito, senza chiedere troppe opinioni, senza valutare. Se uno è forte è forte. Lui era combattuto, ha scelto la Juve. In un certo senso è normale. A me dispiace perché penso sia forte, poche volte escono giocatori di questo livello dalla B e dalla C".
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