Le Voci

Juric pre Juventus-Torino: “Mi aspettavo di più, non c’è il fanatismo che vorrei”

Cosa percepisce in avvicinamento al derby?

Percepisco stimoli dalla gente, che mi dice: dai che lo vinciamo, il passato non conta, vinciamo questo. Non lo percepisco non come un peso, ma come uno stimolo. Dalla gente e dagli amici percepisco questo. Non mi parlano del fatto che non lo vincono da tanto, mi parlano con ottimismo, e i ragazzi la devono vedere così, come una grandissima occasione”.

Lei è diventato anche un po’ tifoso del Toro?

Sono in una battaglia emotiva. A volte ci sono state cose che apprezzo, a volte cose che non apprezzo. Percepisco una passione che può esplodere, ma ci sono anche tanti amici che non vanno allo stadio avendo magari il toro tatuato sul braccio. Questa cosa mi disturba, perché invece a Spalato, ad esempio, allo stadio si va. Percepisco disillusione per varie cose e vorrei con tutto il mio cuore che non fosse così. Sui sentimenti bisogna essere onesti, non dico che sono un tifoso del Toro, ma dico che sono in battaglia”.

Se dovesse andare bene, c’è una persona a cui dedicherebbe la vittoria?

A un ragazzo dello Sbarco (ristorante di San Salvario, ndr). Abbiamo parlato un po’ e mi ha toccato il cuore”.

E’ andato a Superga questa settimana?

"No sono andato allo Sbarco… Si respira l’anima di Torino, è un bel posto…

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