Paolo Vanoli si presenta al mondo granata. Oggi, martedì 23 luglio, Vanoli ha parlato per la prima volta in qualità di tecnico del Torino nella conferenza stampa di presentazione organizzata dal club granata presso il Pala Dolomiti di Pinzolo. Vanoli ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in Trentino e si è presentato allo stesso tempo ai nuovi tifosi. Al suo fianco presente il presidente granata Urbano Cairo (QUI le sue parole). Presenti anche Alberto Barile, Davide Vagnati ed Emiliano Moretti. Di seguito le dichiarazioni di Vanoli.
le voci
Torino, Vanoli si presenta: “Questa società è magia e dobbiamo capirlo tutti”
Prende la parola Cairo. "È da molto che non ci vediamo in conferenza stampa, l'ultima volta fu quando presentammo Juric. Parliamo di tre anni fa. Da allora prevalentemente ci sono stati incontri fugaci dopo le partite, con poco tempo per parlare e ragionare. Oggi sono qui perchè ci tengo molto a presentare il nostro nuovo mister, se poi avete domande che vanno oltre la presentazione sono ben lieto di rispondere. Ci tengo anzitutto a fare un ringraziamento a Ivan Juric, con cui abbiamo fatto tre anni importanti. Il Toro ha ripreso un certo tipo di cammino con lui, con due decimi posti e un nono posto. Prima, abbiamo fatto anche meglio, con due settimi posti, ma abbiamo ripreso un buon cammino dopo due anni difficili, quelli della pandemia. Questo mi fa piacere e ringrazio Juric per quello che ha fatto, sono stati tre anni molto buoni. Abbiamo sviluppato talenti, ed è stato un mister molto schietto, molto franco, ha detto quello che pensava e sono contento che l'abbia fatto. Ci tengo a fargli un in bocca al lupo per il suo futuro, ho un ricordo positivo di questi tre anni. Ora però veniamo a Vanoli".
Continua Cairo: "Me ne ha parlato molto Vagnati, abbiamo visto molte partite del Venezia, l'ho seguito perchè ha fatto delle cose eccellenti dopo essere tornato dall'esperienza in Russia. Ha preso il Venezia due anni fa in condizioni veramente difficili e lo ha portato prima ai playoff, poi in Serie A. Davide lo conosceva, lo vedeva, lo studiava. Ci siamo incontrati e mi ha raccontato la sua storia che mi ha molto colpito, in particolare relativamente al suo arrivo a Venezia. Con una serie di interventi anche piuttosto decisi ha ribaltato la situazione, ha rimesso in carreggiata la squadra ed è arrivato alla promozione. Il racconto di come ha gestito quella situazione problematica mi colpì moltissimo. Inoltre, è determinato e ambizioso. Ha rinunciato ad un certo punto ad un incarico ben remunerato e con meno responsabilità come quello che poteva avere seguendo Antonio Conte al Tottenham. Ha avuto maestri di qualità: Sacchi, Ventura, Conte. Ma ha deciso di lavorare come primo allenatore. Questa sua voglia di mettersi in gioco mi ha molto colpito. Per me è un grande piacere introdurlo, lo avete già visto all'opera, leggo tante cose su di lui e sulla sua carica incredibile".
Prende la parola Vanoli. “Prima delle domande, ringrazio per il presidente per le belle parole e per l’opportunità che mi sta dando. Ringrazio poi Vagnati perché avere un direttore di fianco è fondamentale. Saluto anche Emiliano, che mi portò via il posto a Firenze da calciatore… Bello iniziare questa avventura”.
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