Attorno al suo lavoro c’è molto interesse, ma ci sarà anche pressione. Da allenatore è la prima volta che affronta la Serie A. Come la vivrà? “Noi dobbiamo cercare la pressione, se vogliamo migliorarla. Chi ha la mentalità giusta, la pressione la va a cercare. E’ il bello di voler alzare l’asticella, per me fa parte di una mentalità vincente. Voglio ricercare la perfezione, il dettaglio, qualche cosa in più che ti porta ad arrivare a un obiettivo forte. E’ un processo di step. Grazie alla grande esperienza di gavetta che ho avuto, sono riuscito a imparare queste cose”.
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Cosa è il bel calcio per lei?“Il calcio per me è una grossa passione. A volte mi vergogno un po’ del mio atteggiamento in campo, perché la passione mi porta ad andare oltre, ma voglio che il mio giocatore sia un appassionato. Voglio che il mio giocatore capisca il perché di quello che chiedo. Mi piacciono le responsabilità forti e le sfide. Quando ho accettato di andare in Russia, mi sono trovato dopo un mese davanti a uno dei capitoli più brutti della storia che dura tuttora. Ho passato dei mesi difficili perché abbiamo avuto delle responsabilità di gestione in un mondo che stava cambiando. In generale, un giocatore deve capire il perché viene al campo. Per me il calcio è passione e una cosa che mi ha detto Sacchi me la ricorderà sempre: disse che il calcio deve essere un’orchestra dove tutti devono seguire la stessa sinfonia. Questo deve essere il calcio, in tutte le sue fasi, all’interno di una partita. La sinfonia, infatti, può significare anche difendere bene in certi momenti della partita. Quella frase di Sacchi mi ha aperto un mondo. Un maestro deve essere in grado di assemblare un’orchestra in cui tutto vada per il verso giusto”.
La sua orchestra sarà votata a un calcio offensivo? “Prima devo conoscere i musicisti e sapere quali sono le loro caratteristiche, poi con il direttore devo capire cosa manca. Ora, infatti, sto cercando di capire quali sono gli strumenti a disposizione per capire se posso trasferire la mia idea di calcio. Ogni giocatore ha le sue caratteristiche e le deve mettere al servizio della squadra”.
Perché ha scelto Zapata come capitano?"Sì, sarà lui il mio capitano. Di certo sono contento che i tifosi appoggino questo, anche se io non mi baso sui sondaggi... L'ho scelto perchè rappresenta i valori di questo club, ha l'esperienza giusta e anche per lui è arrivato il momento di responsabilizzarsi. Penso abbia tutte le qualità per rappresentare al meglio il club e i compagni. Con questo non dimentichiamoci che all'interno di uno spogliatoio ci possono essere anche altri leader. Però Duvan si è meritato questa fascia".
Ha avuto modo al Filadelfia di incrociare Schuurs? Questa cosa la preoccupa? Ha altre novità? "Ho detto a Perr di andare un po' in vacanza. È un ragazzo giovane e con quello che sta passando deve riposare un po', sono anche una persona e guardo anche a questo. Deve staccare e stare vicino ai suoi. Quando rientrerà, decideremo quale sarà il suo percorso. Sono convinto che se c'è l'occasione di intervenire, interverremo anche sul mercato".
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