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Longo pre Torino-Parma: “Dobbiamo fermare l’emorragia, voglio una squadra feroce”
Quali sono i pericoli del Parma? Che contromisure prenderete per Gervinho?
"Gervinho è un giocatore che si esprime meglio a campo aperto, per cui dovremmo prestare attenzione alle transizioni e alle coperture preventive. Il Parma l'ho seguito molto bene in questi mesi e non è più solo ripartenza. Poche settimane fa ho fatto i complimenti a Faggiano perché il Parma era la squadra più logica e funzionale per come era stata costruita. Oggi il Parma propone molte situazioni e sa cosa deve fare anche quando ha la palla tra i piedi".
Il Torino ha palesato qualche difficoltà a creare gol, la preoccupa questo aspetto?
"Non mi preoccupa ma mi dà da lavorare, perché si lavora sulle necessità che la squadra ha. Si vede palesemente che negli ultimi 20 metri dobbiamo diventare più pericolosi, ma sono sicuro che già da domani si vedranno miglioramenti".
Quanto sente sua questa squadra, a quasi tre settimane dal suo arrivo?
"In queste prime settimane mi sono espresso dicendo che avevamo denotato una carenza fisica, che emerge con dati oggettivi alla mano che abbiamo la possibilità di monitorare. Soprattutto perché negli ultimi minuti la squadra andava sempre a prendere gol. Contro il Milan, nonostante la sconfitta che non può rendermi felice, ho visto uno spiraglio positivo perché la squadra ha denotato meno questo tipo di situazione e cerco di vedere piccoli passi che ci aiutano a venire fuori da questa situazione in maniera definitiva. Sarebbe presuntuoso da parte mia dire in due settimane che sento questa squadra mia, io sono focalizzato sul cercare di inculcare ai ragazzi due o tre punti su cui lavorare velocemente che ci permettano di mettere qualche seme. Perché per un subentrante come me il tipo di lavoro da fare è completamente diverso da un allenatore che comincia dall'inizio, costruendo la squadra e lavorando in ritiro".
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