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Mazzarri pre Torino-Cagliari: “E’ un momento particolare. Tutti insieme, stiamo uniti”
"I momenti particolari nel calcio un allenatore li vede sempre. Sa se c'è qualcuno scontento. E dunque bisogna tenere tutto sotto controllo. I ragazzi si sono confrontati, sanno che l'allenatore è coerente. Si gioca in 14, gli altri devono essere professionali, lavorare e non contaminare il gruppo con atteggiamenti sconvenienti. Da questo punto di vista non ci sono problemi. Ho parlato chiaro a tutti. Ci sono delle regole, anche il mercato a volte per le regole che ha non va come sperato. A gennaio si faranno i conti e chi vorrà più spazio me lo dirà, io gli darò un bacione e si troverà una soluzione. Questo significa essere uomini e rispettare le scelte degli allenatori. Siamo in sovrannumero, probabilmente perchè c'è stato di mezzo il tema Europa League. Io sono stato chiaro, guardando tutti negli occhi. Chi è scontento non deve avere atteggiamenti che minano gli equilibri del gruppo. Parlino con me, ho due cellulari a disposizione. Se mi accorgo che qualcosa da questo punto di vista non va approfondisco io la situazione, ma finora situazioni delicate non ne ho viste".
Ogni tanto i giocatori danno l'impressione di avere la testa altrove.
"L'anno scorso, e penso al derby che avremmo potuto vincere, ma anche quest'anno, ad esempio contro l'Atalanta, hanno portato a una serie di complimenti che i ragazzi hanno sentiti. Noi dobbiamo tornare a essere umili, il che non vuol dire essere timidi, ma ridurre i limiti ed esaltare le proprie forze. Incosciamente magari i giocatori hanno perso un po' la loro dimensione, anche per richieste che hanno avuto sul mercato. Ma se vogliono rimanere a certi livelli, al di là di Mazzarri, devono dimostrare di essere continui. Io porto sempre ad esempio un giocatore che ho avuto come Chiellini. Si scorda sempre di quello che ha fatto il giorno prima e dall'allenamento dopo ha il fuoco negli occhi. E' un punto di riferimento per la Nazionale e per tutti i difensori italiani. Bisogna ritrovare questi valori. O i ragazzi lo fanno loro da sè o altrimenti ci penso io, dando magari qualche sicurezza in meno a coloro che ci hanno portato in alto lo scorso anno".
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