Lei ha parlato di un Meité alla Hamsik. Vede davvero il francese con quelle caratteristiche?
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Mazzarri pre Torino-Cagliari: “E’ un momento particolare. Tutti insieme, stiamo uniti”
"Sono meccanismi sui quali ragiono da tempo. Ho fatto il paragone con il Napoli dei miei tempi perchè con quella squadra quel tipo di lavoro funzionò alla grande. Uno dei centrocampisti irrobustisce la mediana in fase di non possesso e in quella di possesso si butta in avanti alla ricerca dello spazio. Abbiamo provato anche farlo a Udine, con Lukic: all'interno di una partita difficile, c'è stato un momento in cui il meccanismo stava funzionando: durante una ripartenza Sasa attacca la profondità sfruttando lo spazio creato dal Gallo che si allarga. Poi purtroppo il Gallo sbaglia la misura del passaggio e non riesce a mandarlo in porta. L'idea è quella, è il tipo di calcio che mi piace, con due attaccanti puri e un terzo giocatore offensivo che si inserisce. E l'altro principio base per me è l'aggressione della palla nella metà campo avversaria. Ma bisogna stare bene fisicamente perchè tutta la squadra lo deve fare all'unisono, altrimenti gli avversari saltano la pressione e ti fanno male. In questo momento non siamo al meglio fisicamente e dunque è più difficile farlo".
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