Come ha fatto a convincere Ljajic ad adattarsi alla sua idea?
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Mazzarri pre Torino-Crotone: “Domani è una verifica, i giocatori lo sanno”. E su Ljajic…
"Chi gioca deve pensare alla vittoria del Torino. Le giocate ad effetto non ci interessano. E' chiaro che poi ci sono i ruoli e le caratteristiche, ma l'equilibrio è sempre al primo posto. Se, come successo a Cagliari, chi ha più qualità si mette a correre per i compagni, sono più tranquillo. Adem ad esempio a Cagliari a un certo punto si è messo a fare la mezzala perchè serviva quello. Se questa è la mentalità, la squadra ne trae beneficio".
Come si fa a tenere sempre sulla corda Ljajic?
"Io ci ho messo un po' di tempo ma ho tracciato una strada. Come ho detto, domani è una verifica e i giocatori lo sanno. Chi non fa quello che dico io, magari la volta dopo non gioca, o nella stessa partita di domani verrà sostituito. I giocatori possono solo adeguarsi, se hanno lo stimolo di essere titolari. Nel calcio moderno, poi, sono 14 quelli che giocano. Anche chi gioca gli ultimi venti minuti è importante perchè i cambi spesso fanno la differenza, anzi, se entrano nel modo giusto sono più importanti di chi gioca titolare. Dato che ci sono le panchine di 22 giocatori, io ho spesso chiesto che ci sia un cambio in più. Perchè mi servono giocatori che corrano tanto per ottenere i risultati e dunque se ci fosse modo di alternarli di più sarei più contento. Per come la vedo io, nessuno si può rilassare. Poi chiaro, ci sono i ritmi biologici. Se ad un giocatore, un dato giorno, fa più fatica o le giocate non gli vengono, è una cosa comprensibile. Ma l'abnegazione è ciò che chiedo a tutti".
Come ha visto Belotti a Cagliari?
"C'è un Belotti che lotta, che ha testa, che lotta con gli avversari. E se c'è la possibilità di fare gol lo fa. Stiamo ritrovando il Belotti che conosciamo".
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