Lei diceva sempre, l'anno scorso, che uno problema della squadra era la carenza di chili e centimetri. Quest'anno le cose sono migliorate?
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"Abbiamo iniziato a marcare a zona. Ma durante il campionato sapremo cambiare: a volte marcheremo a zona, a volte a uomo, a volte in zona mista. Dovremo sorprendere gli avversari. Cambieremo sempre a seconda degli avversari e a seconda di quello che potrà essere buono per noi. Marcare a zona ha i suoi pregi e difetti: al momento i ragazzi si trovano bene e continueremo così, ma durante il campionato cambieremo qualcosa. L'importante è sapere sempre cosa si vuol fare".
Nella prima parte di campionato, ci saranno diverse partite in trasferta. Può essere un problema, visto che l'anno scorso avete patito le partite fuori casa?
Il tecnico inizia tra il serio e il faceto: "Non so da quanti anni il Torino gioca la prima fuori casa... Poi c'è il discorso della terza gara per forza in trasferta, a causa di una manifestazione qui a Torino. Ci sono sempre le manifestazioni quando giochiamo in casa noi! Chi è il sindaco?" Dalla sala: "Chiara Appendino". Il tecnico: "Tifa Toro?" "No, Juventus". "Ah, ecco..." la conclusione del tecnico, sorridente.
Poi, più serio:
"Non credo sarà un problema giocare tanto in trasferta. Già sul finire della scorsa stagione, fuori casa eravamo migliorati. Sicuramente è una cosa su cui insisto molto, giocare con la stessa personalità e lo stesso atteggiamento sia in casa che fuori".
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