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Sampdoria-Torino, Mihajlovic: “Sarà una battaglia. Il derby oggi non mi interessa”

Gianluca Sartori

Per lei è una partita particolare visto il suo passato, e anche considerando che oggi è il 110° compleanno del Toro.

Innanzitutto devo dire che oggi il Toro compie 110 anni. Sono orgoglioso di essere allenatore in questa ricorrenza. Sarà un motivo in più per fare bene domani, per onorare la storia di questa maglia. Per quanto riguarda la Sampdoria, per me è stata una storia di vita e di calcio. Penso di aver fatto bene. Sono stato giocatore e allenatore e spero di avere lasciato ottimi ricordi. Ma per noi è una partita importante a prescindere da questo. Dobbiamo continuare la striscia positiva. Il mese di dicembre è per noi importantissimo per la corsa all'Europa a partire da domani, vista la quantità di scontri diretti. Ci sono Lazio-Roma, Juve-Atalanta. Se vinciamo domani, possiamo guadagnare qualche punto a chi sta davanti. Fino a ogi abbiamo dimostrato di meritare questa posizione in classifica, adesso dobbiamo dimostrare di poterci restare, poter restare nel gruppo che si gioca le posizioni europee. E dopo questa avremo partite difficilissime contro Juventus e Napoli. Ma pensiamo partita per partita. Sappiamo che loro sono bravi, ma anche che abbiamo le carte in regole per andare lì e provare a vincere.

Vincendo domani, lei migliorerebbe il suo record da allenatore nelle prime 15 partite.

Non m'importa nulla di questo.

Come pensa di esser accolto domani, nella Marassi blucerchiata? C'è chi può pensare che lei abbia scelto qualcosa che riteneva migliore. 

"Quella tra me e la Sampdoria è stata una bella storia di calcio. Sono rimasto molto affezionato ai colori e all'ambiente. Ho giocato lì per quattro anni, da allenatore li ho presi con un piede in Serie B e ci siamo salvati con dieci giornate d'anticipo, la stagione dopo siamo arrivati in Europa League anche se per problemi altrui. Ho la coscienza pulita e non mi sento in debito con nessuno. Penso di avere fatto bene, poi è chiaro che nel calcio se capitano alcune occasioni è difficile dire di no, per una persona ambiziosa. Comunque se devono fischiare preferisco fischino me e non i miei giocatori. Per me i fischi non sono un problema, quello che succede sugli spalti non è mai stato un problema per me. Sono sempre concentrato sulla partita e sulla mia squadra.

"

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