"Se l'anno prossimo saremo ancora qui a lavorare insieme conoscerò bene l'ambiente e i giocatori e con una buona campagna acquisti penso si potrà fare bene. Io sono contentissimo di stare qua e vorrei stare altri dieci anni, ma ragiono anche secondo il mondo del calcio che non ti perdona nulla. Se la squadra va male di solito l'allenatore se ne va, mi è successo anche in passato. Se tutto va bene sei un fenomeno, altrimenti sei un mezzo allenatore. È successo a tanti grandi allenatori. Le società ti vogliono bene se fai risultati, sennò l'affetto diminuisce. L'importante è essere sempre sinceri, trasparenti. Nella mia carriera non sono mai stato messo in discussione come uomo e di questo sono contento. Dico "se" solo come opzione, ma non è che ci penso davvero".
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"L'anno prossimo non dovremo cominciare da zero, dovremo solo rinforzare la base e aggiungere quello che ci manca. La società si sta muovendo bene per il futuro, è importante avere una politica chiara: prendere giovani di talento e prospettiva, ma ci vanno anche calciatori forti ed esperti. Serve il giusto mix. Cerchiamo di chiudere questa stagione nel modo migliore possibile, poi avremo tempo per valutare tutto con serenità".
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