Al termine di Milan-Torino, gara valida per la seconda giornata di Serie A, il tecnico granata Ivan Juric ha commentato la partita anche in conferenza stampa, dopo averlo già fatto ai microfoni dei broadcaster. Di seguito le sue risposte alle domande dei giornalisti presenti nella sala stampa di San Siro.
le voci
Milan-Torino 4-1, Juric in conferenza: “Partita che deve far pensare”
Un’analisi della partita?
“C’è stato un divario enorme, una differenza abissale tra le due squadre. Per la prima volta il mio Toro ha fatto una partita del genere”.
Cosa è cambiato rispetto alle altre partite col Milan?
“Abbiamo sempre fatto ottime partite contro il Milan, oggi mi hanno stupito le gambe diverse. Il divario è stato enorme. Djidji? Giocatori come lui ti permettono di competere in queste partite. Oggi non siamo stati né carne di pesce, mi aspettavo tutta un’altra cosa”.
Che cosa la preoccupa?
“Per fare campionati come l’anno scorso bisogna andare al massimo. Evidentemente in questo momento ci sono giocatori che rendono molto di meno. E quando un giocatore normale rende di meno vengono fuori serate come questa. Basta abbassare un po’ il livello e rischi di brutto”.
Che idea si è fatto di questo Milan?
“Hanno perso un paio di giocatori e ne hanno messi dentro 5 o 6 con caratteristiche europee. Riescono a giocare a ritmi elevati. In questo momento è nettamente più forte dell’anno scorso e tanti giocatori sono maturati”.
C’era poca verticalità?
“La partita era tutta a uomo e non c’è stata partita. Non abbiamo mai saltato l’uomo o costruito le azioni giuste anche se c’erano gli spazi per fare bene”.
Questa squadra è più forte dell’anno scorso? Si aspetta qualcosa dal mercato?
“La squadra è come l’anno scorso ma manca Miranchuk, un quinto e in questo momento Djidji. Per il resto siamo come l'anno scorso ma qualche giocatore non è al massimo”.
Come giudice i due rigori?
“Quando perdo così non voglio parlare di arbitri”.
Che cosa le manca?
“La squadra è abbastanza confermata, manca qualche giocatore dell’anno scorso. Ma per fare 53 punti bisogna andare sempre al massimo. Se abbassiamo il livello non siamo più competitivi”.
È stato il suo Toro più brutto?
“Questo è un brutto Toro, non ho visto niente: né gioco né le altre cose su cui abbiamo lavorato. E il divario fisico è enorme. Bisogna stare sereni perché è solo una partita, ma ora bisogna ragionare bene e prendere le decisioni giuste”.
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