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Tutto è pronto nella sala stampa allestita a Bormio per assistere alla prima conferenza stampa del Torino targato 2013-2014. Sarà Daniele Padelli a rispondere alle domande dei giornalisti, presentandosi così ufficialmente ai tifosi granata dopo il suo arrivo al Toro ad inizio luglio.
"VENTURA E I COMPAGNI -"Sono molto contento per l'opportunità che mi ha dato il Torino - ha esordito il portiere - anche perchè Petrachi ha contattato il mio agente facendomi capire subito che erano molto interessati a prendermi". Le prime domande sono ovviamente sulla squadra e dunque salta subito fuori il nome di Ventura, suo allenatore già a Bari: "Ventura è un allenatore che conosco bene e conosco le sue idee, sa come trasmetterle ai giocatori e i risultati gli danno ragione. Davanti a me trovo un portiere come Gillet? Ci sarà competizione, è un giocatore molto valido ma anch'io posso giocarmi le mie carte. In ogni caso è competizione sana, può fare bene a entrambi".
"NUOVI ARRIVI - "Ci sono tanti volti nuovi in squadra? Avere una rosa completo è un segnale molto importante perchè permette di lavorare bene, l'imporante è che il gruppo sia unito per lavorare tutti nella stessa direzione e raggiungere l'obiettivo". Parlando di obiettivi, è scontata la domanda sul dove potrà arrivare questo Toro: "Facciamo il ritiro e poi vediamo, i conti si fanno alla fine" si è limitato a rispondere molto diplomaticamente.
"IN GRANATA - "Quale numero di maglia avrò? Volevo il 25 ma è già di Kamil Glik e allora prenderò il 30. A Bari erano al contrario, e già allora Kamil lo voleva". Parlando del suo passato, invece, ricorda l'esperienza di Liverpool con Benitez, tecnico che incrocerà durante la stagione quando i granata affronteranno il Napoli: "Benitez è un grandissimo allenatore e quell'esperienza mi ha fatto un gran bene, sia dal punto di vista calcistico sia da quello personale. Il tecnico spagnolo penso che farà molto bene in Italia".
"SERIE A - Col Mondiale alle porte, una domanda sulla prossima estate è d'obbligo, considerando anche la possibile convocazione del compagno Cerci: "La serie A è un campionato difficile e prestigioso - esordisce - e con lo stimolo del Mondiale lo sarà ancora di più. Non bisogna preoccuparsi se il movimento italiano ha perso qualche nome importante o se le squadre straniere hanno maggior potere economico perchè i campioni vanno e vengono, è sempre stato così".
"SPOGLIATOIO - Le ultime battute le dedica ai compagni di squadra: "Il gruppo? Ho trovato degli ottimi compagni e noi nuovi ci stiamo inserendo bene. Finora ho legato molto con Meggiorini, perchè lo conoscevo già da prima e siamo amici anche fuori dal campo". Due parole le riserva anche su Lys Gomis, eterna promessa granata tra i pali: "E' un bravo ragazzo e un ottimo portiere - ammette - però non posso dargli consigli sul suo futuro, deve decidere lui col Toro quale può essere la soluzione migliore per lui".
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