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Paolo Vanoli pre Verona-Torino: “Io a Torino per realizzare un obiettivo”

Gianluca Sartori Direttore 

Vanja ha detto che il Toro sogna l’Europa. Dal punto di vista dell’organico, la squadra può puntare alle prime sette posizioni?

Sono contento di sentire che un mio giocatore si prenda la responsabilità di dire quale è l’obiettivo. Io come allenatore dico che bisogna dimostrarlo sul campo. E da questo punto di vista siamo ancora in una fase di crescita, sia sul piano del gioco che è completamente cambiato, sia sul piano degli uomini, perché dobbiamo inserire quelli nuovi. Che poi i giocatori si prendano questa responsabilità lo accetto e io con loro ci lavorerò”.

Tempo fa aveva detto che l’obiettivo poteva essere inquadrato alla fine del mercato, ma ultimamente sei più cauto su questo...

Ti stai sbagliando perché io sono sempre stato cauto… Ho detto che aspettavo la chiusura del mercato per capire le caratteristiche dei nuovi che sono arrivati. Il mercato fa la differenza. Questi giocatori sono arrivati, ne sono contento ma sicuramente sono giocatori da inserire in un contesto di gioco. Ci lavoro. Ho sempre detto che io sogno. Se sono arrivato a Torino sono qui per un obiettivo da trasferire alla squadra, ma dalle chiacchiere bisogna passare al campo. E’ qui che si raggiungono gli obiettivi, quindi non mi piace dirli ma farli. Si passa attraverso del lavoro. Oggi non sono pessimista né ottimista. Il mio obiettivo è far crescere questa squadra”.

Noi come lei siamo dei sognatori. Il Torino teoricamente può essere primo dopo questa giornata. Quanto sarebbe importante vedersi anche solo per una notte lì davanti?

“Penso che non dobbiamo distrarci da quello che è il nostro percorso. Secondo me per arrivare a degli obiettivi importanti bisogna crescere a livello tecnico e di organizzazione. Vincere e giocare male è fine a sé stesso; si arriva a un certo punto che poi se le cose vanno male non ci sono le basi per poter reagire. In caso di eventuale primo posto in classifica è chiaro che non c’è nessuno che non vede questo. Allo stesso tempo però mi rifaccio a quello che ha detto Gotti, quando ha affermato che avevano fatto una bella prestazione in casa della prima in classifica. Bisogna capire che tutti gli altri ti vedono in una certa maniera se arrivano dei certi risultati. E’ la difficoltà dello stare in alto. Si supera se noi pensiamo a fare meglio le nostre cose”.

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