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LE VOCI

Torino-Cagliari 0-0, Juric in conferenza: “Dipende tutto da Radonjic e Pellegri”

Alberto Giulini Vicedirettore 

Le parole dei protagonisti della sfida in scena allo Stadio Olimpico "Grande Torino

Al termine della sfida tra Torino e Cagliari, valida per la prima giornata di Serie A, il tecnico granata Ivan Juric, dopo essere intervenuto ai microfoni dei broadcaster, ha commentato la partita anche in conferenza stampa. Di seguito le sue risposte alle domande dei molti giornalisti presenti nella sala stampa del "Grande Torino".

È sembrato di rivedere il Torino dell’anno scorso?

“Potevamo fare gol subito all’inizio, ci sono mancate fortuna e qualità. Faceva tanto caldo e il campo era bruttino per giocare bene a calcio. In questo momento il nostro attacco è molto povero, questo è chiaro”.

Cosa la ha soddisfatta?

“La concentrazione, l’anno scorso le perdevamo queste partite. In attacco bisogna essere diversi. Nel tre contro tre i nostri difensori hanno concetto pochissimo, noi davanti dobbiamo fare di più e meglio”.

Si aspettava questo schieramento del Cagliari?

“Ci aspettavamo di tutto, anche l’anno scorso cambiava tantissimo. Non è stato un problema, a tratti abbiamo fatto quello che volevamo. Siamo stati poco brillanti nella parte che conta”.

Un giudizio su Sanabria e Pellegri?

“Tonny tende a venire incontro e lo ha fatto a tratti, in queste partite ci vogliono attaccanti diversi. Come fanno Zapata, Hojlund… Tonny ha fatto il giusto. Da Pellegri ci aspettiamo che trovi la continuità di allenamento e possa diventare quel tipo di attaccante, che attacchi la profondità”.

Il punto lo ritiene giusto o ha qualche rammarico?

“All’inizio abbiamo sprecato le occasioni per sbloccarla. Abbiamo avuto più tutto, ma anche il Cagliari ha avuto le sua occasioni, ma è un pareggio giusto”.

Quali caratteristiche dovrebbe avere l’attaccante perfetto?

“Siamo molto soddisfatti di Sanabria, ce lo teniamo molto stretto. Pellegri come caratteristiche quando sta bene riesce ad attaccare la profondità”.

Perché Radonjic e non Karamoh? E quanto sarebbero serviti più cambi sulle fasce?

“Radonjic deve trovare continuità di allenamento. Ci sono sempre un po’ di problematiche e non si riesce a sfruttarlo al massimo. In questo momento è così sulle fasce, sicuramente Vagnati ci penserà. Bellanova era stanco, così come Ricci perché sono arrivati dopo in ritiro. Il mercato è ancora lungo, già prossima settimana penso che Vagnati ci penserà”.

In questo momento Sanabria ha solo un problema di condizione?

“Mi auguro di sì. Quando gioca come negli ultimi quattro mesi è un attaccante ottimo, poi dobbiamo collegarlo con un altro tipo di giocatori che attacchino. Più o meno tutti gli attaccanti hanno questi momenti in cui non rendono al massimo, ma ho una fiducia incondizionata in Sanabria: farà una grandissima stagione”.

Perché non è entrato Tameze?

“In ritiro è arrivato in condizioni non buone, deve lavorare tanto e stare molto attento a come vive per tornare il Tameze che volevamo. Sta patendo un po’. Linetty oggi è entrato molto bene e ha fatto i passaggi giusti. Poi io so quello che ci può dare Tameze, ma si deve mettere a posto”.

Vi siete già parlati con Cairo?

“No. Io parlo ogni giorno con Vagnati, che poi comunica col presidente e le decisioni le prendono loro”.

È più utile un jolly offensivo alla Correa o Barrow o un centravanti di sfondamento alla Zapata?

“Io devo essere sincero con voi: tutto dipende dai nostri giocatori. Per due mesi e mezzo abbiamo visto un Radonjic di livello assoluto, ma è durato cinque o sei partite e adesso ci troviamo un giocatore che non mi auguravo di vedere. Pellegri a volte vedo che ha una potenzialità importante ma non riesce a trovare continuità di lavoro per esprimersi bene. I nostri dubbi girano attorno a questi due ragazzi. Poi con Miranchuk avevamo un giocatore che in questo tipo di partite riusciva a innescare l’attaccante. Se Radonjic torna quello che è e Pellegri si mette a posto io vado avanti così. E poi io credo molto in Seck. Però se Pellegri e Radonjic non vanno bene allora è un problema”

Qual è il problema di Radonjic?

“E' un artista (ride, ndr). È uno forte, quando lo vedevo pensavo fosse un giocatore stupendo. Lo abbiamo portato a un livello top, non ne ho mai avuto uno così. Questo ragazzo è un peccato. Entrare nella sua testa? Siamo in un momento che entriamo e usciamo (ride, ndr). Ha fatto cinque o sei partite a un livello incredibile, non ne ho mai allenato uno così. Mi auguro che torni così. È uno particolare, è un artista”.


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