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Torino, parla Petrachi: “Castan, Maksimovic, Simunovic e Hart: ecco la verità”

Gianluca Sartori Direttore 

Quale è la verità su Simunovic?

E' un ragazzo straordinario che volevo portare al Torino da tempo. Purtroppo in passato, non per colpa sua, ha avuto una lesione della cartilagine che è stata trascurata. Detto questo, il ragazzo per tutta l'estate si è allenato al top. Lo abbiamo seguito da vicino andando in Scozia e c'era la volontà di investire su quello che ritenevamo un gran prospetto. Siamo andati dal Celtic e abbiamo detto: noi investiamo, ma prima vogliamo sottoporre il giocatore alle visite mediche. Se le ha superate? Certo, perchè non ha manifestato problematiche importanti. Ma ci siamo consultati con i nostri medici, che ci hanno detto che la lesione alla cartilagine è un problema, perchè c'è chi ci fa il triathlon sopra ma anche chi smette di fare attività agonistica. Allora ho chiamato il Direttore Sportivo del Celtic e gli ho detto: datemi il giocatore in prestito con obbligo di riscatto alla prima presenza, anche solo di un minuto. Se avesse giocato un solo minuto sarebbe scattato il pagamento di quattro milioni. Ci ha risposto: il giocatore o lo prendete subito a titolo definitivo o niente . Mi dispiace molto perchè Simunovic voleva venire al Toro. E non è un giocatore malato o con dei problemi. Io avrei investito volentieri quattro milioni: ma mi sono fidato dei consigli dei professionisti medici che abbiamo, che mi hanno fatto capire che non sarebbe stato un investimento di sicuro successo".

Si può dire che, a questo punto, al Torino manca un difensore?

"Prendere dei giocatori tanto per prenderli non serve. Io avrei potuto presentarmi a voi con un difensore centrale qualsiasi pagandolo chissà quanto. Ma di difensori centrali importanti, vi giuro, non ce ne sono tanti. Guardate le grandi squadre: il Chelsea cercava di prendere Koulibaly o Maksimovic, i nomi son sempre quelli. Di giocatori di spessore in quel ruolo, in giro non ce ne sono tanti. Abbiamo convenuto col mister: rimaniamo così e poi a gennaio vedremo se ci sarà bisogno di intervenire. Vida? Era un obiettivo vero ed eravamo disposti a pagare nove milioni di Euro. Ma non ce l'hanno dato e non era una questione di prezzo. La Dinamo Kiev ha venduto l'altro centrale a venti milioni di Euro e dopo ci ha detto che Vida era incedibile. Non è stato quindi un problema di un mancato investimento. Noi l'avremmo pagato e pure bene, ma non ce l'hanno dato. E allora per prendere altri, che magari ci avrebbero presentati delle incognite, non abbiamo preso nessuno. A me sarebbe piaciuto prendere Vida: allo stesso tempo sono convinto che abbiamo una rosa di difensori importanti a cui bisogna dare il tempo di integrarsi. Così la ciliegina sulla torta non è stata l'acquisizione del difensore, ma del portiere.