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FLORENCE, ITALY - NOVEMBER 09: Pietro Pellegri is seen during an Italy Training Session at Centro Tecnico Federale di Coverciano on November 09, 2020 in Florence, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)
Siamo in diretta dallo stadio Olimpico Grande Torino per la conferenza di presentazione degli acquisti della sessione invernale di calciomercato granata: si parte con Pietro Pellegri, che sarà il primo a presentarsi ai microfoni. Il giocatore classe 2001 è arrivato alla corte di Ivan Juric con la formula del prestito con diritto di riscatto esercitabile tra 6 mesi (LEGGI QUI).
17.59 - Sono arrivati i protagonisti della conferenza stampa. Prende la parola Davide Vagnati per presentare Pietro Pellegri.
"Per prima cosa vorrei salutare i ragazzi che sono andati via: Rincon e Baselli, che sono andati a titolo definitivo. Li volevo ringraziare per quanto hanno fatto per noi e per questa maglia. Ovviamente anche gli altri ragazzi in prestito, come Kone e Verdi. Un'altra cosa che ritengo necessaria: ci sono tre ragazzi e non quattro perchè Fares al secondo allenamento ha avuto questo infortunio. Siamo molto vicini al ragazzo e siamo dispiaciuti perchè crediamo potesse darci una mano, ma al di là dell'aspetto sportivo c'è quello personale visto che è il secondo infortunio grave".
Vagnati parla di Pellegri. "Pietro lo conosciamo. E' stato uno dei calciatori più giovani a fare gol nella massima serie. Le sue doti sono state poi frenate da qualche infortunio. Ma l'ho visto motivato nel venire a Torino per fare parte del nostro progetto sperando che sia duraturo. Sono convinto che potrà mettere a disposizione del mister e della squadra le sue qualità".
Come stai fisicamente?
"Sto meglio. Sono venuto qui anche perchè so che il mister Juric ha un metodo di allenamento utile per me e in grado di recuperare la forma fisica, era quello di cui avevo bisogno".
A chi ti ispiri?
"A Ibrahimovic fin da piccolo. Ho avuto la fortuna di giocare insieme a lui quest'anno e si è confermato il mio idolo".
Che cosa cerchi al Torino?
"Ho sulle spalle uno zaino con un po' di esperienza. Ho imparato a conoscere il mio corpo a causa degli acciacchi. Sono venuto qui a Torino per cercare non il riscatto, non mi piace dirlo perchè gli infortuni fanno parte della carriera di un calciatore, ma sono venuto qui perchè credo nel progetto, credo nel direttore e nel mister, penso sia stata la scelta giusta".
Quali sono i sogni?
"Sempre gli stessi fin da quando sono piccolo. Uno sono riuscito a realizzarlo: quello di giocare in Serie A. Gli altri sono quelli di affermarmi, arrivare in Nazionale e raggiungere gli obiettivi col club".
Come hai ritrovato mister Juric? L'hai ritrovato diverso? Che impressione ti ha fatto?
"Lo conosco da diversi anni. Gli devo tanto, è stato uno dei primi a credere in me, mi ha buttato in campo a 15 anni. Col mister siamo sempre rimasti abbastanza in contatto, per gli auguri di compleanno e di Natale. Con lui ho un rapporto particolare: lui è il mister, io un giocatore, faccio quello che dice lui".
Il Torino ha un'età media della squadra che si è abbassata molto. Sei giovane tra i giovani. E' stato alla base della tua scelta questo fattore?
"Sicuramente anche questo ha motivato la mia scelta. Andare in una squadra dove ci sono tanti giovani ti può aiutare, è più facile integrarsi. Il progetto è molto valido, si basa su giovani di qualità, è un progetto giusto".
Termina qui la conferenza stampa di Pietro Pellegri.
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