Il futuro di questa squadra è un nodo piuttosto importante da sciogliere, e il tecnico serbo ha voluto ricordare la crescita dei suori ragazzi.
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"Io sono concentrato sul mio lavoro, la società si è sempre comportata alla stessa maniera dimostrandomi fiducia. All'inizio, come ora li sento vicini. Non siamo abbandonati a noi stessi, Petrachi c'è ad ogni allenamento, il presidente lo sento regolarmente".
""Un processo di crescita di una squadra prevede le difficoltà. La cosa più importante è trovare equilibrio tra prestazioni, solo così si crea un DNA preciso. Questo è il mio primo anno al Toro, come per tanti giocatori. Ci va un po' per capire le qualità individuali e di squadra. Il girone di ritorno ci darà risposte, anche se alcune già le abbiamo. Io voglio dare una cultura del lavoro, una giusta mentalità. Abbiamo risolto il problema dei gol su palla inattiva, stiamo lavorando sul pressing difensivo nella nostra metà campo. Il Toro ha cambiato tanto, ma stiamo migliorando".
"Noi sappiamo quello che stiamo facendo e quello che si può fare. Siamo noi da soli, nel bene e nel male. Pensavo di essere più vicino alla zona Europa in questo momento, ma non bisogna perdere fiducia e continuare a lavorare, pensando in positivo".
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