Ha in mente di cambiare modulo? “Duvan è difficile da sostituire per le caratteristiche che ha. Dovremo essere bravi ad attaccare l’ultimo terzo di campo in una maniera diversa, forse con più palle rasoterra. Dovremo migliorare questo aspetto. Questa settimana, nonostante quello che ci è successo, ho continuato a battere sui concetti che portiamo avanti”.
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Come dovrà rivedere i piani offensivi? “Abbiamo perso un giocatore che sa fare reparto da solo. Ora, dunque, dovremo esser bravi a giocare con le nostre punte con palloni diversi, attaccando spazi e area in modo diverso. Duvan poteva garantirci anche la giocata individuale con la sua forza fisica. Quindi ora dovremo agire in maniera corale per concludere nell’ultimo terzo”.
Le ha fatto piacere la doppietta di Sanabria?“E’ da questa estate che vedo da parte sua la voglia di mettersi in mostra. L’ho sempre visto coinvolto e mi è piaciuto il messaggio che ha mandato a Zapata. Ha le qualità per dare tanto e lo ha già dimostrato. Ha una bella responsabilità su di sé ma lui è uno che se la sa prendere”.
Quali tasti toccherà a livello mentale? “Fin da quando si è fatto male Duvan ho detto che come squadra dobbiamo diventare più tignosi e che tutti dobbiamo dare di più a partire dal sottoscritto. I momenti negativi vanno trasformati in positivi. Il singolo ti fa vincere una partita, il gruppo ti fa vincere un campionato: su questo concetto ho sempre battuto da quando ho iniziato a fare l’allenatore, senza trascurare anche chi stava in panchina. E questo alla fine è utile perché prima o poi c’è bisogno di tutti”.
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