Ti aspettavi di poter esordire prima in Serie A?"Intanto non vedo l'ora di compierlo questo esordio, così non me lo chiedete più. E' un traguardo che mi sono conquistato facendo tanta gavetta. Ci saranno emozioni, ma al fischio d'inizio passerà tutto. Sul quanto ci si mette per arrivare, non mi pongo mai limiti. Quando sono arrivato a Venezia, eravamo ultimi. Ho abbassato la testa e ho pensato a lavorare, la società si è fidata e siamo stati bravi ad arrivare a un grande sogno. Allo stesso modo, sogno anche qui. Non basta questo, bisogna lavorare e sacrificarsi. Bisogna lavorare per arrivare ai traguardi, non basta sognare".
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C'è un obiettivo minimo che si è posto? "Mi pongo degli obiettivi a medio termine. Ai ragazzi dico che oggi dobbiamo pensare a diventare una squadra. Oggi l'obiettivo è costruire una squadra e avere un'idea di gioco. Nelle amichevoli lo abbiamo visto a sprazzi, ancora troppo poco, ma capisco che i ragazzi nel momento della difficoltà si rifugiano nel lavoro di tre anni che hanno fatto. Su questo ci vuole del tempo".
Pensa che possa bastare poco per accendere l'entusiasmo dei tifosi? "Noi vogliamo questo. Dai miei giocatori pretendo l'atteggiamento giusto, i veri valori del Torino devono vedersi in campo e non devono mai mancare".
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