gazzanet

Torino, Vojvoda si presenta: “L’Atalanta mi voleva, ma ho scelto il Torino per la sua storia”

Gianluca Sartori

Diretta / Il difensore kosovaro si presenta ufficialmente ai media nella sala conferenze dell'Olimpico Grande Torino

È giunto il momento di presentarsi anche per Mergim Vojvoda, terzino destro kosovaro arrivato dallo Standard Liegi, che risponderà alle domande dei media presenti nella sala conferenze dello Stadio Olimpico Grande Torino.

Si attende l'arrivo di Vagnati, Vojvoda e Linetty in sala stampa.

16.15 Inizia a parlare Vagnati, che presenta così Vojvoda: "Giocava in un campionato dove secondo me ci sono molti talenti come quello belga. Ha sofferto molto nella sua vita, ma col lavoro si è guadagnato quello che ha ottenuto. Intravedo in lui una grande fame e una grande voglia di mettere a disposizione del gruppo le sue qualità".

16.25 Partono le domande a Vojvoda, che si esprime in francese.

Come mai hai scelto il Torino? Non era l'unica squadra che ti voleva.

"Ringrazio la società per avermi voluto. Mi hanno cercato altri club come l'Atalanta e sarebbe stato interessante perchè fanno la Champions. Ma ho scelto il Torino per la sua storia".

L'Europa League può essere un obiettivo?

"Dobbiamo giocare partita per partita. Poi vedremo dove saremo alla fine. Meglio non porci obiettivi da ora e pensare a dare il massimo. Alla fine se centreremo l'Europa bene, altrimenti avremo dato comunque il meglio di noi".

Prima di venire qui hai chiesto consigli a Ujkani?

"Ho parlato con Gillet che giocava con me allo Standard. Mi ha detto di non pensarci due volte a dire di sì al Toro. Poi ho parlato con Giampaolo e ho capito che mi aiuterà a crescere molto. Infine ovviamente c'è Ujkani che è il capitano della nostra Nazionale. Mi ha parlato benissimo del Toro e questo ha influito nella mia scelta".

Hai passato una giovinezza molto difficile per le vicende del Kosovo. Che ricordi hai?

"Non è stata una storia facile ma nessuna storia è semplice. Io sono orgoglioso di aver vissuto quello che ho vissuto perché mi ha fatto crescere. Mio padre era un soldato e per questo abbiamo dovuto andare via dal Kosovo. Tutte le disavventure hanno forgiato il mio carattere quindi sono orgoglioso della mia storia".

Che impressione hai avuto dei compagni?

"Un'ottima impressione anche se sono appena arrivato. Si fa molta tattica e sono felice di poter crescere da questo punto di vista".

Come ti descriveresti come giocatore?

"Posso ricoprire diversi ruoli. La mia posizione preferita è quella di laterale destro ma in carriera ho giocato dieci anni come centrale e l'ho fatto recentemente anche con lo Standard. Quindi mi sento in grado di giocare in questi due ruoli".

Che opinione hai della Serie A?

"E' uno dei campionati più importanti in Europa. Passare dal campionato belga a quello italiano è sicuramente un salto di qualità ma mi sento pronto alla sfida".