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Livorno – Toro: partenza sprint, poi black out

Giacomo Zanetello
Ancora un pareggio per il Torino, il quarto nelle ultime sei giornate. I granata devono aspettare ancora per ritrovare la vittoria, che manca dallo scorso 22 settembre, 2-1 a Bologna.Gioia e rimpianti si fondono in questo turno infrasettimanale:...

Ancora un pareggio per il Torino, il quarto nelle ultime sei giornate. I granata devono aspettare ancora per ritrovare la vittoria, che manca dallo scorso 22 settembre, 2-1 a Bologna. Gioia e rimpianti si fondono in questo turno infrasettimanale: per la seconda volta in tre partite il Toro riesce a strappare nel finale un punto ormai insperato, ma a mente fredda la felicità viene placata dal rammarico per avere gettato al vento un successo che poco dopo il fischio d'inizio sembrava già in tasca.   PARTENZA DA RECORD – Dopo pochi minuti, 8 per la precisione, il Torino si trovava già avanti 2-0 grazie alle reti di Ciro Immobile e Kamil Glik: non era mai successo nell’era Cairo di segnare così tanto in avvio di partita. Per il capitano si tratta del primo gol stagionale, il secondo in Serie A, il quarto con la maglia granata. Terza rete in questo campionato invece per Immobile, che aveva già affrontato tre volte il Livorno in Serie B senza – stranamente, data la gran mole di marcature nel campionato cadetto – riuscire a trovare la via del gol.   CHE SPRECO – E’ incredibile che il Toro sia passato in vantaggio in 7 delle 10 partite di questa Serie A, ma ne abbia vinte soltanto due. Sono 10 i punti gettati alle ortiche, un primato negativo condiviso con il Milan. All’opposto, la Juventus ha recuperato 10 punti da situazioni di svantaggio, meglio di ogni altra squadra nel campionato in corso.   CERCI LEADER INCONTRASTATO – Alessio Cerci sempre presente nelle azioni dei gol del Torino: suo l’assist per l’1-0 di Immobile, poi dalla bandierina crossa magistralmente per l’incornata di Glik, infine dagli 11 metri mette la firma personale nel terzo gol. Complessivamente in questo campionato, con 7 reti e 3 assist, ha partecipato direttamente a 10 delle 16 marcature del Toro, il 62.5%.  Inutile dire che l’esterno di Valmontone, qualunque ruolo si trovi a ricoprire, è sempre più il trascinatore indiscusso di questa squadra.   POCHI MA BUONI – C’è un dato in questa partita che sorprende, considerata anche la scarsa precisione al tiro in alcune delle gare precedenti: nel primo tempo i granata hanno effettuato appena 5 tiri, ma tutti e 5 hanno trovato lo specchio della porta. Nel complesso sono state ben 7 le conclusioni nello specchio del Torino contro il Livorno, mai di più in una partita di questa stagione. Questo dimostra che si provano meno conclusioni azzardate, magari dalla lunga distanza e quando ben chiusi dalle difese avversarie, o anche che si riesce a creare più spesso azioni pericolose, di quelle che mettono gli attaccanti in condizioni più semplici per centrare la porta e segnare.   LA DIFESA FA ACQUA – Ancora una nota dolente per la difesa. Nona partita consecutiva con almeno un gol incassato, si tratta inoltre della settima gara con almeno due reti subite: nessuna squadra ha fatto peggio finora in questo campionato. Qualcosa va certamente rivisto al più presto, anche perché domenica c’è la Roma.