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"Cercasi (il migliore) Adem Ljajic. Pare esserci scritto questo alla porta di Mihajlovic, che da settimane sta cercando di combattere contro le bizze del talento più cristallino che possiede in rosa (richiamandolo anche pubblicamente): il giocatore serbo, infatti, ormai da diverse settimane non riesce più ad esprimere il potenziale che aveva mostrato con continuità soltanto a metà del girone d'andata, dopo essersi ripreso dal doppio infortunio che ne ha pregiudicato l'avvio di campionato. L'ultima rete - rifilata al Cagliari nel pokerissimo che si è abbattuto sugli isolani - dista più di due mesi fa, e, al di là del gol, le prestazioni dell'ex Inter non sono ai livelli che pur ha dimostrato di saper garantire.
"Torino-Milan è l'ennesima chance che Mihajlovic potrebbe concedere a Ljajic per dare una svolta al proprio campionato, peraltro in una partita di cartello. Dall'altra parte del campo, invece, un altro fantasista, Suso, ha preso per mano i rossoneri e li sta trascinando nella miglior stagione degli ultimi anni: come il granata a quota cinque reti (tra cui le due che hanno deciso il derby contro l'Inter), anche in Coppa Italia - proprio contro il Toro - si è rivelato determinante, dando il la all'azione che ha portato al pareggio di Kucka, e in generale mettendo in apprensione l'intera retroguardia granata con le sue serpentine palla al piede.
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"Nonostante il momento differente in termini di forma e fiducia, il duello tra spagnolo e serbo non è affatto scontato e anzi, anche se a distanza, potrebbe diventare uno degli aghi della bilancia per far pendere il risultato da una delle due parti. Le rispettive difese stanno studiando ogni mossa per incatenare l'avversario, ben consce che quando uno dei due parte è in grado di far saltare ogni schema. Ljajic e Suso si aspettano sul terreno del Grande Torino: parabole diverse, ma la voglia di guidare i propri compagni verso il successo è la stessa.
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